“Assunti per due anni ma con esperienza in Regione: chi vogliono aiutare?”
Cominciamo dal principio: lo scorso 2 novembre è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia l’atto firmato dal Direttore Generale di “Pugliapromozione” riguardante l’approvazione dell’Avviso pubblico per l’assunzione di ben venticinque unità di personale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato per due anni. O meglio, come si legge nella determinazione dirigenziale assunta dalla società partecipata dell’ente regionale pugliese, ventiquattro mensilità. All’art.2 del bando, tra i requisiti specifici per l’ammissione, e quindi obbligatorio per non rischiare di essere esclusi, viene richiesta da Pugliapromozione l’esperienza “sotto forma di lavoro subordinato e/o anche in forme di lavoro flessibile, ivi incluso il lavoro autonomo, presso pubbliche amministrazioni regionali e/o locali o società in house regionali”. A questo punto il consigliere regionale del Movimento 5Stelle Mario Conca interviene, chiedendosi: “Perchè al bando può accedere solo chi ha già maturato esperienze nelle società in house regionali? Una scelta – spiega ancora il pentastellato – che, ferma la possibilità per la Pubblica Amministrazione di imporre tra i requisiti di ammissione ad una procedura selettiva la pregressa esperienza professionale, è certamente irragionevole e limitativa della platea dei concorrenti oltre che non perfettamente aderente ai principi di proporzionalità e adeguatezza. E ci chiediamo come mai si faccia riferimento solo alle società in house regionali e non anche comunali o provinciali, dal momento che lo stesso bando fa riferimento alle amministrazioni locali. Ridurre la platea dei possibili partecipanti non risponde neppure al pubblico interesse, che al contrario trova realizzazione nelle ipotesi in cui è garantita la massima partecipazione”. Il dubbio che si voglia limitare, al contrario, la schiera dei partecipanti a chi ha già ‘servito’ nelle stanze della Regione Puglia, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, dando una mano a chi potrebbe avere qualche conoscenza all’interno dell’ente, Pensare a male si fa peccato, però qualche volta s’azzecca. Ma Conca preferisce non correre dietro a motti o sospetti e quindi si spiega ancora meglio. “Avevo già sollevato la questione all’Assessore Loredana Capone – continua – ma non ho ricevuto in merito alcun chiarimento. Mi aspetto una risposta sul perché professionisti del settore debbano essere esclusi dal bando anche in caso di comprovata esperienza e chiedo di annullare il bando in autotutela o rettificare la previsione con contestuale riapertura dei termini. Non vorrei – conclude – che si tratti di un avviso cucito su misura per qualche candidato”. Insomma, Pugliapromozione non sarebbe altro che una goccia nel mare degli sprechi incontrollati di Agenzie e società partecipate della Regione Puglia, dove nemmeno esiste un´anagrafe di tutte le Agenzie create in tandem prima da Vendola e pioi a ruota da Emiliano: società partecipate ed Enti strumentali della Regione perché negli ultimi anni s’è assistito a una tale moltiplicazione, che forse neanche la Giunta è in grado oggi di dire quante siano, quanto costino e quanti consulenti e collaboratori esterni hanno assunto. Nemmeno nelle stanze dell’assessorato alle Risoase Umane di via Celso Ulpiani sanno precisamente quanti sono e a quanto ammontano le spese per tenere in piedi personale e carrozzoni dei vari Arif, Ares, Arti, PugliaSounds, Apulia Film Commission, Pugliapromozioni, Arem, Axa, eccetera. Per dirla tutta, anche i cinquestelle pugliesi hanno capito che non è difficile cogliere gli amministratori in fallo, quando parlano di agenzie e società partecipate: il sistema di scatole cinesi e di reclutamento di collaboratori esterni da parte di questa pletora di organismi, è sfuggito ormai al controllo dello stesso esecutivo, tanto che qualche assessore in passato è giunto a denunciare l´assenza quasi totale di controlli. Quanto per esempio a incarichi e consulenze di Pugliapromozione, basta tornare sul sito internet http://www.operatori.viaggiareinpuglia.it/pugliapromozione (nella sezione `incarichi ad esterni´) per scoprire che miracolosamente il ‘file’ delle consulenze si apriva e che solo dal 30 dicembre 2011 al 2 aprile 2012, gli incarichi sono stati cinque per un totale di some impegnate pari a 198mila 670 euro. E chissà cosa e quanto manca… Al netto, quindi, dell´emblematico caso di Pugliapromozione – chiedeva Rocco al Presidente Vendola – si trovi il tempo per fornire una informativa scritta su: quante e quali sono le Agenzie, le Società partecipate e gli Enti strumentali della Regione Puglia, quanto costa globalmente ogni anno ognuno di questi organismi alle casse dell’Ente, quanto e quale personale assunto a tempo indeterminato ci lavora, quanti e quali incarichi a esterni, consulenze e contratti di collaborazione ciascuno di questi organismi ha stipulato nell´ultimo anno ed a quale prezzo, quanti sono i componenti del management di ciascun organismo e quali sono i loro compensi. Questa sì sarebbe una seria ‘spending revue’ da avviare in Puglia: roba non certo appannaggio di filosofi, ex magistrati e sofisti di ritorno….
Francesco De Martino
Pubblicato il 9 Novembre 2017