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Assunzioni e concorsi in Regione: “Servono regole precise”

Non c’è molta chiarezza sulle assunzioni da concorso nelle pubbliche amministrazioni, specie se si tratta di rimpalli tra enti ed enti. E non parliamo della Regione Puglia, dove ancora si parla dei procedimenti concorsuali e dei doppi e tripli binari per parenti e amici dei politici, specialmente nelle agenzie regionali scandali. Il consigliere di Fratelli d’Italia, Michele Picaro ha voluto mettere qualche punto fermo a proposito di graduatorie, assunzioni e concorsi alla Regione Puglia, dopo l’audizione in Seconda Commissione nelle aule di via Giovanni Gentile, l’altro ieri. “S’è stabilito che gli assunti a tempo indeterminato al Comune di Noicattaro, per esempio, non potranno andare in altre Amministrazioni, come lasciava intendere la delibera di Giunta regionale 1939 del 22/12/2022. Questi, quindi, potranno soltanto rientrare in Regione. Ciò consentirà lo scorrimento delle graduatorie di merito regionali per dare la possibilità anche agli altri idonei non vincitori di essere assunti in Regione o in altre Amministrazioni”.  “Il secondo risultato che abbiamo ottenuto – prosegue Picaro – è che l’orientamento che da oggi si darà è quello di prevedere ex ante la possibilità di stipula di una convenzione tra la Regione Puglia e le Amministrazioni comunali, al fine di attingere, a scorrere, direttamente dalle graduatorie senza correre il rischio che lo stesso assunto presso un qualsivoglia Comune, ritorni in Regione. In questo modo, si ottiene un abbattimento di costi per bandire concorsi, poiché basta farne uno centralizzato per assumere più personale, e ciò non potrà che rendere più appetibili le procedure stesse per i Comuni che potranno attingere alle graduatorie, se lo vorranno, e conseguentemente generare ulteriori stimoli da parte dei potenziali candidati a parteciparvi”, conclude Picaro. Importanti le novità a livello normativo su questi fronti, a cominciare dal decreto-legge n. 146/2021, che all’art. 16 comma 3-bis, prevede che le Amministrazioni titolari di interventi previsti nel PNRR, incluse Regioni ed enti locali, possono utilizzare le graduatorie ancora vigenti di concorsi per dirigenti di seconda fascia e funzionari, banditi anche da altre Pubbliche Amministrazioni, mediante scorrimento delle stesse. L’altra novità è data dall’art. 3-bis del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, che autorizza i Comuni ad effettuare, anche in forma aggregata, delle selezioni per la formazione di “elenchi di idonei”, per incarichi sia a tempo determinato che indeterminato, dai quali poter attingere in assenza di proprie graduatorie in corse di validità. La norma specifica poi che, nel caso in cui un Comune voglia attingere all’elenco e vi siano più soggetti interessati all’assunzione, esso debba sottoporre i candidati ad una prova scritta o orale diretta a formulare delle graduatorie di merito. Si tratta di una novità non secondaria, che semplifica molto le selezioni del personale negli enti locali, ma che pone anche tanti dubbi sul tipo di procedura da attuare, per arrivare, parlando sempre di scorrimento graduatorie, al dubbio sulla durata delle graduatorie. Che generalmente hanno due o tre anni di validità, a seconda della natura dell’ente titolare, ma che si possono aggirare facilmente come accade sempre più spesso soprattutto nei piccoli comuni.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 27 Gennaio 2023

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