Assunzioni senza concorso anche al Consorzio per lo Sviluppo Industriale
Negli ultimi anni la gestione del Consorzio per lo Sviluppo Industriale (Asi) di Bari non ha garantito né miglioramenti, né tanto meno efficienza alle imprese che operano nella zona industriale del capoluogo pugliese. Ne è convinto Maurizio Friolo (PdL) consigliere regionale che prima dell’estate ha passato al setaccio uno di quegli enti assolutamente inutili, buoni solo a coltivare sprechi e clientele. Infatti a fronte di una situazione drammatica, che vede la zona industriale priva di servizi essenziali alle imprese e dell´assenza di una politica di gestione improntata ad attirare investimenti di nuove aziende, risulta che il Consorzio Asi e il suo Direttore Generale Gerolamo Pugliese, negli ultimi anni abbiano condotto una gestione poco trasparente del Consorzio, specie per quanto attiene al personale e alle assunzioni. Proprio su questo ultimo aspetto che il consigliere Friolo ha già chiesto al presidente della Giunta regionale pugliese e all´assessore all´Industria, Lordana Capone, se siano a conoscenza di quanto da lui denunciato. “”Vorrei sapere più precisamente quante sono le assunzioni (a tempo determinato e intederminato) ed i contratti di consulenza effettuati negli ultimi tre anni dal Consorzio Asi di Bari, con quali modalità sono state effettuate e a quanto ammontano le spese relative al personale sostenute dal Consorzio Asi negli ultimi tre anni””, affondava la lama all’inizio di maggio scorso Friolo, deciso ad andare fino in fondo per scoperchiare un’altra pentola in cui si mischiano, come detto, favori e clientele per sistemare dietro alle scrivanie amici e parenti. Così come accade da tempo a Bari al porto a all’aeroporto, ma anche in molti altri enti, aziende e società municipali. Da tempo, infatti, su questo stesso fronte era già sceso in campo il segretario della Funzione Pubblica-Uil Franco Liuzzi con esposti, lettere e denunce sul giro di favori ed assunzioni all’interno dell’azienda che gestisce l’Area dello Sviluppo Industriale. Ma, come ammette lui adesso tra l’ironico e il faceto, i ‘molteplici gravosi impegni’ hanno certamente impedito ai capi della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti, presidenti di Giunta Regionale, sindaci, ed assessori di riscontrare quanto già abbondantemente sposto sull’argomento. Ma veniamo al sodo. “La questione trattata è importante –attaccava Liuzzi in una missiva indirizzata ad amministratori e Istituzioni, rimasta anch’essa senza riscontri come l’interrogazione del consigliere pugliese Friolo- non solo dal punto di vista di corrette relazioni sindacali ma soprattutto per una trasparente amministrazione che non declama soltanto il buon governo, ma lo applica”.
E dalla Regione nessuna risposta a richieste di chiarimenti e interpellanze
Ragion per cui dovrebbe essere giunto il momento, anche per l’assessora regionale Capone, che la praticamente lasciata muta l’ultima richiesta di chiarimenti. Anche perchè, su assunzioni ed esuberi di personale nelle Asi la Regione di Vendola è intervenuta con una delibera di Giunta Regionale (n.716 del 6 maggio 2008) riguardante, appunto, la mobilità del personale, con particolare riferimento agli eventuali esuberi (si tratta, infatti, di Enti pubblici economici) ma senza minimamente preoccuparsi di esigere in cambio un piano ‘trasparente’ delle assunzioni. “A tal proposito –chiosava ancora Liuzzi- risulta che solo qualche giorno dopo le mie note scritte, l’ASI di Bari procedeva a nuove assunzioni. Le domande sono sempre le stesse : come e perché?”. Eggià come mai assunzioni, favori e clientele continuano a dettare legge in aziende e società a capitale pubblico gestite dal Sindaco Emiliano e dal suo staff, visto che proprio il Sindaco di Bari, per chi non lo sapesse, è presidente dell’Area di Sviluppo Industriale? A far scattare i nervi ai sindacati, qualche tempo fa, il licenziamento dell’ultimo dirigente del Consorzio ASI con la grave motivazione “dell’essere venuto meno del rapporto di fiducia”. Inutile dire che non è solo la vicenda del tentativo di licenziamento del dirigente dell’Ente a preoccupare il sindacalista barese, ma scoprire la disinvoltura con cui sono state assunte diverse unità lavorative tempo fa all’Asi, col sospetto che le unità assunte siano in qualche modo “sponsorizzate” dall’attuale Consiglio di Amministrazione. Insomma, niente di più facile che all’Asi barese stia accadendo ciò che accade normalmente al Comune, fondazioni e aziende collegate, dove assunzioni ed incarichi fiduciari sono elargiti perlopiù in base a legami di parentela e segnalazioni di natura politica. Come all’Aqp, all’ex Seap, alla Multiservizi, Camera di Commercio, Autorità Portuale. Come mai non sono state utilizzate procedure ad evidenza pubblica per effettuare dette assunzioni, essendo l’ASI un Ente pubblico? ““Che vai cercando, qua si assume con intuitu personae”; “qua non c’è mai stato un concorso”; “vai dove vuoi?”, le risposte date da chi comanda al Consorzio Asi. E tanto deve bastare….
Francesco De Martino
Pubblicato il 23 Settembre 2011