Cronaca

Attenzione, non si può curare solo chi soffre per il Covid-19

Sembra essere arrivata, dopo un anno di guerra senza quartiere alla terribile pandemia da Coronavirus, una specie di assuefazione al clima che alberga in ospedali, aziende sanitarie locali ed enti locali in Puglia, mentre invece serve una vera ‘svolta’, appunto, nella lotta al Covid/19 e, soprattutto, nella tutela generale della salute dei pugliesi. Ne è arciconvinto il gruppo intersindacale Medici della Puglia, composta da CGIL Medici-SIMeT-SMI-SNAMI- UGS specialisti ambulatoriali e con la rappresentatività di circa il quaranta per cento dei medici della medicina convenzionata regionale. Tutti assieme hanno lanciato un <<forte allarme per le condizioni della sanità pugliese e per quello che riguarda il lavoro dei medici>, tanto da che in una nota congiunta scritta è stato descritta una situazione che necessita, dome detto, di una svolta. <Abbiamo dovuto subire in questi mesi scelte che si sono rilevate approssimate dal punto di vista sanitario come l’effettuazione dei testi sierologici per gl’insegnanti; per non parlare dei tamponi, un’attività impropria per i medici di medicina generale che ci è stata affibbiata grazie solo all’assenso della FIMMG (il sindacato più rappresentativo della categoria). Avevamo chiesto per i tamponi di poter utilizzare strutture pubbliche e non i nostri studi, insieme alla dotazione di DPI di III generazione. Poco di tutto questo ci è stato dato fino adesso!>. <Si è continuato, da parte dei decisori politici, con proposte che non hanno molto a che vedere con il bisogno di salute, come l’utilizzo di piattaforme digitali private, invece di puntare alla costituzione delle USCA previste a marzo e partite in Puglia a novembre>. Per quanto riguarda la rappresentatività sindacale, anche qui vi sono fortissime storture. La FIMMG che rappresenta il sessanta per cento dei medici ha quasi il cento per cento di suoi componenti negli organi rappresentativi delle istituzioni pubbliche. <<Non possiamo tollerare più questo grave vulnus alla democrazia!>> continua la nota. < Nel corso di questa pandemia, per quanto riguarda  i rapporti di lavoro in  sanità ci aspettiamo che quelli  che  sono a termine siano prolungati in automatico fino alla fine della pandemia; così come auspichiamo  investimenti strutturali che mettano fine alle logiche dei tagli e che superino un’aziendalizzazione  che ha solo come obiettivo il contenimento dei costi e non il benessere di salute della popolazione>. Occorre – continuano CGIL Medici-SIMeT-SMI-SNAMI- UGS specialisti ambulatoriali della Puglia – tornare a curare tutte le patologie, che sono rimaste sguarnite di cure a causa dell’impegno per il Covid 19. È quanto mai decisivo, per questo, abbattere le liste di attesa per le visite specialistiche ambulatoriali e curare i malati cronici e i soggetti fragili. <Dalla Regione Puglia auspichiamo il pieno coinvolgimento nella programmazione sanitaria e per la definizione delle misure per i medici e per quelle a tutela della salute dei pugliesi> conclude la nota.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 30 Gennaio 2021

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