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Attesa per l’approvazione del contratto decentrato: la parola alla Giunta

Sta diventando spasmodica l’attesa dei dipendenti dell’Ente Regione Puglia, da mesi in ansia per la sottoscrizione del contratto decentrato integrativo di lavoro, cioè il documento che, d’intesa con le organizzazioni sindacali, stabilisce i punti cardine dell’organizzazione del lavoro all’interno dell’Ente. Infatti è da luglio che tutto sembra pronto, dopo tavoli e incontri tra organizzazioni sindacali e parti sociali, tanto che la dirigente regionale del Servizio Risorse Umane, Domenica Gattulli, qualche giorno fa ha indirizzato una breve missiva proprio a sigle sindacali e capo di gabinetto, per informarli che il documento da sottoporre alla sottoscrizione dei diretti interessati sarà approvato “..nella prossima seduta di Giunta utile”. Dunque, almeno si spera, questione di giorni, se non di ore, e finalmente riprenderà il confronto per approvare il contratto decentrato dei dipendenti regionali, specie dopo la decisione assunta repentinamente dall’amministrazione la primavera passata di disapplicare le indennità dello stesso contratto integrativo decentrato sottoscritto nel 2008. Una decisione assunta con semplice determina dirigenziale il 20 marzo scorso, sempre dalla dirigente di stanza in via Celso Ulpiani e che in sostanza significava per alcune categorie di dipendenti, la perdita secca in busta paga di somme che vanno dai trecento agli oltre mille euro. Come nel caso degli autisti degli assessori, che attendono il contratto decentrato per mettere fine alle loro incertezze retributive. Una mezza rivoluzione, abbiamo già scritto su queste colonne ad aprile, che alla Regione Puglia è stata ‘silenziata’ dagli addetti ai lavori per due lunghissimi anni ignorando bellamente scadenze e termini imposti dall’ex Ministro Brunetta, almeno per quel che riguarda gli adeguamenti di quelle indennità. E adesso che i termini per attuarla sono scaduti improrogabilmente il 31 dicembre 2012, negli uffici dell’assessorato al Personale e Risorse Umane di via Celso Ulpiani si sceglie di agire non solo , ma aggrappandosi a determinazioni frettolose, rattoppando stipendi già abbastanza miseri, senza aver minimamente messo in conto l’idea di scegliere –per tempo e pacatamente, come accade nelle pubbliche amministrazioni …normali- la via del confronto con dipendenti, organizzazioni sindacali e parti sociali. Sicchè solo adesso, ma solo dopo l’approvazione dell’atto da parte della giunta, ci si incontrera’ tra dirigenti e sindacalisti per rendere meno scottante la patata bollente. Come si ricorderà, è da aprile che sono stati fissati i primi incontro attorno al tavolo a cui sono stati invitati i rappresentanti di Cgil (Dino Emanuele), Uil (Giacomo Depinto), Cisl (Susanna Armenio) e Carlo Cirasola (Confsal-Dicapp) allo scopo di riguadagnare il tempo perduto e  discutere una a una le voci riconosciute in busta paga a titolo di indennità a favore dei dipendenti regionali, limitando al massimo i tagli alla spesa collegati alla contrattazione decentrata e che prevede per il pubblico impiego, onerosi tagli stipendali. Ma il contratto non riguarda, naturalmente, solo il tema scottante delle indennità, quanto aspetti fondamentali nell’organizzazione del lavoro dell’Ente, dagli orari di servizio, permessi, trasferimenti, mobilità, eccetera. Ma nel mirino dei sindacati, bisogna dirlo, sono già finiti metodo e tempistica adottata dall’amministrazione, che, come sempre, ha preferito temporeggiare, se non eludere le questioni spinose, come già accaduto per alcune categorie di concorsi o le tanto temute retrocessioni di centinaia di funzionari dopo la famigerata sentenza della Corte Suprema. In quest’ultimo caso delle indennità tagliate con oltre due anni di ritardo rispetto ai termini fissati dalla legge, funzionari, dirigenti e capiarea succedutisi al timone delle Risorse Umane e Personale hanno deciso –come detto- di procedere a disapplicare gli istituti del contratto decentrato non in linea coi principi sanciti dalle disposizioni legislative e contrattuali sospendendo praticamente a partire dal giorno di adozione dell’atto una lunga serie di indennità omnicomprensive. Un provvedimento che ha provocato rabbia e sconcerto in Regione, anche se finalmente amministratori e dirigenti preposti hanno deciso di darsi da fare, a partire dal passaggio obbligato della prossima seduta di giunta. Finalmente….

 

Francesco De Martino 

 


Pubblicato il 8 Ottobre 2013

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