Aumenta a dismisura il numero dei pretendenti alla carica di sindaco
A Bari la corsa per la candidatura a sindaco alle prossime amministrative è partita già da alcuni mesi, ma in dirittura d’arrivo il numero dei pretendenti, anziché ridursi, tende ad aumentare ulteriormente in entrambi gli schieramenti maggiori. E se nel centrosinistra le primarie per la scelta del candidato sindaco sembrano pressoché scontate, sia per l’elevato numero di aspiranti candidato sindaco, sia perché tale criterio di selezione è previsto statutariamente dal maggior partito dello schieramento, il Pd, per dirimere le controversie nella scelta del nome, nel centrodestra si sta invece tentando di individuare in modo diverso il nome del possibile candidato ma, alla fine, la scelta delle primarie, come criterio semplificativo delle diverse proposte in campo, potrebbe diventare inevitabile anche per questo schieramento. Però, oltre alle candidature contrapposte dei due schieramenti maggiori, alla amministrative della primavera prossima quasi sicuramente saranno presenti sulla scheda elettorale anche altri nomi di candidati che correranno per conquistare la poltrona di Primo cittadino del capoluogo. Nomi di candidati a sindaco che saranno fuori dagli schieramenti tradizionali e che verosimilmente saranno espressione solo di liste civiche o, al più, di civiche affiancate da qualche formazione politica minore che all’ultimo momento potrebbe defilarsi dalla coalizione tradizionale di appartenenza, qualora in quell’ambito sentisse odor di sconfitta o fosse troppo compressa in termini di visibilità e peso politico specifico. Infatti, la prossima volta a Bari, le vere sorprese per le candidature a sindaco, ma forse anche per i nomi che comporranno le liste, potrebbero registrarsi proprio fuori dagli schieramenti politici tradizionali e dai partiti già presenti nelle istituzioni, che difficilmente riusciranno a presentarsi all’appuntamento elettorale con grossi elementi di novità rispetto ai vecchi metodi di formazione delle liste ed al reclutamento dei nomi da candidare. Un modo di far politica che, con i tempi che corrono, potrebbe aver stancato una fetta consistente di elettori, che vorrebbero forse vedere volti nuovi, o al più nomi noti, ma con un precedente politico coerente e credibile non a parole, ma supportato da fatti. Ed all’insegna della novità e delle rivendicazioni di fatti concreti sono già scoppiate le prime schermaglie, in vista delle prossime amministrative, tra un esponente locale del “Movimento 5 Stelle” (che a Bari non ha ancora ufficializzato alcuna candidatura a sindaco) ed un rappresentante della neo-nata formazione regionale di “Realtà Italia”, che proprio recentemente ha formalizzato la candidatura del suo fondatore, nonché capo politico, Giacomo Olivieri, per la successione a Michele Emiliano nella guida del Comune di Bari. Infatti, in una nota del M5S, a firma di Fabio Leli, i “grillini” baresi accusa il partito di Olivieri di assumere iniziative, scopiazzando le attività del loro Movimento. E, al riguardo, rilevano: “Dopo che per mesi ci ha imbrattato i muri di affissioni abusive, Realtà Italia svela le proprie carte e lancia il suo candidato Sindaco per il Comune di Bari, Giacomo Olivieri, un professionista della politica che ha imparato a ripetere ‘non partirò dai programmi ma dalle Persone‘. Ossia da quelle banali frasi ad effetto che non stupiscono più nessuno, specialmente un popolo, come quello barese, per troppo tempo preso alla pancia dei propri problemi e mai dalla testa per coinvolgerlo fattivamente alle sorti e ai processi decisionali della città”. Ma il vero motivo della diatriba sorta tra il M5S barese e “Realtà Italia” non è certo il frasario ad effetto usato da Olivieri, bensì quello della paternità di un suggerimento all’Amministrazione comunale, per mettere i cittadini baresi in condizioni di segnalare direttamente alle ripartizioni comunali competenti, senza altre reti o filtri burocratici, disfunzioni o problemi presenti sul territorio cittadino. Infatti, si riferisce nella nota del M5S che: “In tale ottica avevamo suggerito (ndr – al sindaco) di utilizzare l’applicazione decorourbano.org in quanto gratuita sia per i cittadini che per la Pubblica Amministrazione essendo un’applicazione Open Source e open data utilizzata da oltre 80 Comuni in Italia, incluso Roma”. Idea, questa, che l’esponente di “Ri”, Tommy Attanasio, rivendica invece, con un’apposita nota di risposta, come primogenitura al suo nuovo partito. Anche se, poi, è lo stesso Attanasio a rilavare che è interessante fare le cose più della loro ideale paternità. In definitiva, uno scontro politico, quello tra il M5S di Bari e Realtà Italia, fondato sul nulla, poiché si parla di suggerimenti e non di programmi politici ed amministrativi. Quelli che gli elettori baresi, invece, vogliono sicuramente conoscere in concreto prima di scegliere a chi dare il loro voto alle prossime amministrative. Ma per conoscere i programmi veri, i baresi dovranno attendere forse ancora parecchio tempo ancora.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 3 Dicembre 2013