Cronaca

Aumentano i malumori per le ultime nomine di Emiliano

Il nome del neo assessore comunale barese al Marketing e turismo, Antonio Vasile, sta suscitando perplessità, critiche e malumori non soltanto tra gli addetti a lavori della politica, ma financo tra gli operatori della stessa categoria di cui è espressione l’imprenditore alberghiero scelto dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, per rimpiazzare nell’esecutivo cittadino Gianluca Paparesta, dimessosi da quell’incarico oltre un mese fa. Infatti, a poche ora dalla nomina nella giunta barese di Vasile è giunta una nota del presidente della Sezione Turismo della Confindustria di Bari e Bat, Massimo Salomone, che ha dichiarato: “Mi preme precisare, in qualità di Presidente della sezione turismo di Confindustria Bari e Bat che, pur condividendo tale scelta di prestigio per le indiscusse qualità personali del neo assessore Antonio Vasile, prendo le distanze dalle modalità con cui si è addivenuti a tale nomina”. E, continuando, Salomone nella nota chiarisce: “La Sezione Turismo di Confindustria Bari e Bat annovera al suo interno anche altre categorie professionali, ovvero organizzatori di eventi, agenti di viaggio, tour operators, gestori di porti turistici, oltre agli stessi albergatori. Sarebbe stato opportuno, da parte dell’amministrazione comunale, nella persona del sindaco pro tempore, Michele Emiliano, consultare anche la Sezione Turismo di Confindustria Bari e Bat ed, eventualmente, condividerne con essa la scelta”. Alla nota di Salomone, però, ne è seguita subito un’altra di precisazione della Confindustria di Bari e BAT, e quindi dell’intera associazione degli industriali di Bari e Bat, che ha dichiarato di apprezzare la nomina di Vasile ad assessore al Marketing del Comune di Bari, chiarendo che le affermazioni di Salomone sono state espresse  a titolo personale e non rappresentano la posizione dell’associazione. In altri termini il presidente della Sezione Turismo di Confindustria di Bari e Bat ha preso le distanze dall’indicazione, effettuata  da Federalberghi di Bari e Bat al sindaco Emiliano, di affidare a Vasile l’assessorato, mentre il direttivo dell’intera associazione degli industriali del capoluogo pugliese ha preso le distanze da Salomone, che è il responsabile della categoria di operatori interessati al Turismo della stessa organizzazione. Stando così i fatti, sorge il sospetto che ad essere interessati all’ingresso di Vasile nella giunta Emiliano, più che gli operatori turistici della Confindustria barese, siano gli operatori di altri settori. Ed è inevitabile non ipotizzare che tra gli operatori degli altri settori di Confindustria    vi siano soprattutto quelli dell’edilizia, visto che il suocero di Vasile, Pasquale Rafaschieri, è un noto esponente di tale settore ed anche il padre del neo-assessore al Markerting del Comune di Bari, Vito Vasile, è conosciuto per certi suoi noti interessi nel settore edilizio. Quindi, la quadratura del cerchio che ruota intorno al sindaco di Bari ed alla sua Amministrazione sembra ancora una volta chiudersi sui “palazzinari” baresi, che sarebbero gli esponenti della categoria a cui il sindaco Emiliano ha sempre rivolto, forse non a caso, le sue maggiori attenzioni nel corso del suo mandato. Da non dimenticare, infatti, che precedentemente Emiliano ha indicato un noto costruttore edile barese, Lorenzo De Santis, alla vice presidenza della Fiera del Levante, mentre ancora prima aveva affidato posti nell’esecutivo comunale ad esponenti di altre note famiglie di costruttori edili, Masciopinto e Degennaro. Tra gli addetti alla politica, invece, ad attaccare pesantemente il sindaco Emiliano per la nomina in giunta di Vasile è il consigliere regionale Davide Bellomo, che è anche responsabile provinciale del Movimento politico che fa capo al presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Infatti, in una nota diffusa ieri Bellomo ha dichiarato: “Il presidente della Provincia di Bari ha detto il vero quando ha sostenuto, il 14 ottobre scorso, una settimana prima della nomina, che chi governa la città di Bari stava facendo una compravendita politica di assessorati con le categorie produttive. Non un’accusa generica quella di  Schittulli che aveva  individuato anche la categoria che sarebbe stata beneficiata:  Federalberghi. Così è stato, Vasile junior è vice presidente”. Poi, nella nota, Bellomo continua col suo ragionamento e rileva: “Emiliano avrebbe dovuto o tacere di fronte alla previsione azzeccata di Schittulli, oppure non procedere alla nomina. Invece, da parolaio e guascone quale egli è, ha replicato a Schittulli con una dichiarazione  a dir poco sconcertante per la sua falsità e ipocrisia, affermando: Misura le parole, hai un ruolo istituzionale e non puoi fare il mestatore”. Il presidente Schittulli, come è noto, non ha replicato all’invito-accusa del sindaco del capoluogo, perché forse era sicuro che i fatti di lì a qualche giorno gli avrebbero dato ragione. Infatti, così è stato. D’altronde il presidente Schittulli, conoscendo politicamente Emiliano, come lo conoscono ora bene anche tanti altri baresi, saprà forse pure che il Primo cittadino di Bari in quanto a “mestatori” certamente se ne intende. E le vere ragioni della scelta opera da Emiliano per l’assessorato al Marketing potrebbe essere proprio in tale direzione.     

  

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 24 Ottobre 2013

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