Cronaca

Ausiliari e operatori addetti ai rifiuti speciali: ora c’è la denuncia

Servizio di raccolta dei rifiuti ospedalieri tossici nel mirino, al Policlinico Consorziale di Bari per alcune violazioni alle norme vigenti in materia denunciate da Luigi Cipriani, segretario del Gruppo Indipendente Libertà. Con una missiva indirizzata ai reparti specializzati in materia ambientale dei Carabinieri (Noe) e agli organi sanitari (Spesal) è stato segnalato che proprio presso il Policlinico di Bari, alcune unità ricoprenti i profili professionali di Ausiliari Socio-Sanitari, OTA (operatore tecnico assistenza) e di Operatore Tecnico di lavanderia, sarebbero state dirottate alla raccolta dei ROT (rifiuti ospedalieri tossici). Inutile dire che il personale in questione “…non è mai stato sottoposto ad adeguata formazione in quanto non qualificato per tali mansioni; ai citati dipendenti non è mai stato fornito il vestiario e le attrezzature necessarie, nonché la strumentazione (dosimetro) atta a monitorare eventuali dispersioni nocive per la salute degli stessi”, si legge nella denuncia già recapitata agli organi di controllo.

Ai dipendenti, inoltre, che svolgono queste particolari mansioni, non viene corrisposto alcun incentivo economico considerata la particolarità del servizio, non trascurando che a turno gli stessi dipendenti predetti svolgono anche mansioni improprie di autista, trasportando il suddetto materiale. Alla denuncia di Cipriani non ci sarebbe stato ancora seguito, nonostante la corretta gestione dei rifiuti pericolosi, soprattutto negli ospedali, in modo da diminuirne la pericolosità, da favorirne il reimpiego e riciclaggio sia parecchio rigorosa. Ad esempio, l’art 178 del DLgs. 152/2006 come modificato dal DLgs. 205/2010 recita: <<La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga. A tale fine la gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali>>. Insomma, obiettivi primari ad ogni livello: minimizzare il rischio per gli operatori, gli utenti, la salute pubblica e l’ambiente, non certo affidando la raccolta dei rifiuti pericolosi a lavoratori inesperti e adibiti a ben altre mansioni, come succede nel secondo ospedale del Mezzogiorno. Ed ora, proprio per chiarire i termini della questione denunciata, in realtà assai grave, il sindacalista autonomo barese ha chiesto l’intervento rapido degli organi preposti ai controlli, invitati a procedere “in loco” alla verifica di quanto denunciato e di procedere anche in via sanzionatoria. Tutto, ovviamente, casomai dovessero “…persistere tali violazioni contrattuali e di legge, peraltro considerate ad alto rischio per la salute degli ignari operatori”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 31 Maggio 2014

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