Cronaca

Autismo: a che punto siamo?

Mai come quest’anno la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo dovrà essere celebrata e non perché ci sia qualcosa da festeggiare, ma perché è indispensabile che le istituzioni e i singoli cittadini “divengano consapevoli” delle enormi difficoltà che le ormai strematissime famiglie, provano ogni giorno, dovendo lottare contro una cruda realtà, dovuta spesso alla lentezza burocratica e aggravata dall’emergenza Covid-19.Il coronavirus, infatti,  rappresenta un rischio dal forte impatto sociale, non solo per chi è esposto al contagio, ma anche per chi, come i soggetti con autismo o i malati psichici, necessita di attenzioni mirate e specifiche. La condizione di disagio derivante dalla pandemia generata dal Covid-19, che ci ha imposto la necessità di modificare le nostre abitudini di vita, limitando la libertà di movimento e la socialità, infatti, assume un aspetto ancor più grave quando riguarda le persone con condizioni di elevata fragilità cognitiva e quadri spesso associati a disturbi del comportamento.

Purtroppo non sempre le istituzioni locali si sono rese partecipi di queste necessità, e tranne alcune oasi felici come il comune di Bari il cui primo cittadino, Antonio Decaro ha prontamente individuato un’area da riservare ai soggetti con autismo e ad uno dei loro genitori in qualità di accompagnatore, per consentire la cosiddetta “passeggiata terapeutica”, nella stragrande maggioranza dei comuni vicinori, nonostante le numerose richieste pervenute dalle famiglie, i primi cittadini hanno fatto “orecchie da  mercante” e hanno di fatto negato il diritto alla cura a tali soggetti.

Ancora oggi molte famiglie restano in attesa di ricevere l’autorizzazione a portare in auto con sé il proprio figlio che potrebbe ricevere un grandissimo beneficio a livello fisico e psichico da una semplice passeggiata.

Questi ragazzi hanno bisogno di scaricare le loro tensioni e la loro energia, soprattutto in questo momento in cui non possono ricevere le particolari attenzioni, cure e le terapie cognitive-comportamentali che le eccellenti associazioni del nostro territorio abitualmente erogano loro.

Infatti, le associazioni, private e pubbliche hanno dovuto sospendere le loro attività e non hanno avuto la possibilità di organizzarsi per fornire “servizi alternativi”.

Purtroppo, tutte queste splendide realtà del nostro territorio, pur essendo molto operative presentano un grosso limite accentuato dall’emergenza Coronavirus: non sanno fare “gioco di squadra”. Nella provincia di Bari tutte le associazioni presenti sul territorio, pur essendo riuscite a raggiungere individualmente ottimi risultati, non sono mai riuscite a “fare rete”, quella rete che oggi avrebbe consentito loro di gridare a gran voce le loro reali esigenze. Troppi sono i ritardi e le mancanze sui servizi da attivare e una rete sarebbe potuta divenire la vera macchina del cambiamento.

Tra queste associazioni, eccellenze del nostro territorio, la vice presidente dell’associazione Asd “Vinci con noi”, Stefania D’Elia, in occasione della giornata per la consapevolezza sull’autismo ha promosso il lancio del film “Mica scemo” che da spot si trasforma in lungometraggio. Per tutto il mese di aprile, inoltre, sarà trasmesso un teaser di 30 secondi.

Ricordiamo che “Mica scemo” è stato il primo esempio in Italia di pubblicità progresso dedicata al disturbo autistico. Il tutto verrà trasmesso con la finalità di sensibilizzare sul disturbo dell’autismo, con il sorriso e non con il giudizio o ancor peggio con il pregiudizio, oltre gli stereotipi e l’intolleranza, puntando sempre a progetti di inclusione sociale. Un’altra importante finalità sarà quella di indurre alla riflessione sul “Dopo di noi”, pensiero ricorrente tra i genitori di queste speciali creature.

Quest’anno nessun monumento si illuminerà di blu, né si potranno organizzare convegni, eventi, iniziative pubbliche di informazione e sensibilizzazione. Nel momento storico alquanto delicato che stiamo attraversando, dobbiamo accendere riflettori ancora più forti sulla giornata del 2 aprile perché abbiamo il dovere morale di ricordare l’importanza del sostegno e del supporto alle famiglie di persone con autismo. Le nostre menti all’unisono dovranno colorarsi di blu per rimanere accese anche il resto dell’anno.

Marina Basile

 


Pubblicato il 2 Aprile 2020

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