Cronaca

Autismo: mamme che aspettano un anno per avere una diagnosi

Sanità in Puglia, sempre peggio, specie se non hai amici altolocati, meglio ancora se non sei parente d’un medico-chirurgo. Per chi non ha santi in paradiso, ammalarsi o avere bisogno di un’analisi o una diagnosi diventa un’avventura nella savana (giungla?) della sanità pubblica, in Puglia. “A quasi tre anni dall’approvazione del regolamento regionale sulla Rete Assistenziale per l’autismo siamo ancora a un nulla di fatto. Circa 4mila bambini affetti da disturbi dello spettro autistico non riescono ad essere presi in carico da un sistema sanitario regionale che esiste solo sulla carta”, ripete il consigliere del M5Stelle Mario Conca all’indomani della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. “Mentre Emiliano continua a tagliare nastri in giro per la Puglia – va giù ancora più duro Conca – i centri territoriali per l’autismo (CAT) sono carenti di personale e non riescono a erogare prestazioni sanitarie in tempi utili, con attese medie per una prima visita neuropsichiatrica che vanno dai 4 ai 10 mesi, e l’impossibilità di svolgere l’importantissima attività riabilitativa. I dipartimenti di salute mentale non riescono a verificare l’operato del privato convenzionato e delle associazioni che praticano il metodo Aba, senza riuscire ad evadere tutte le richieste e necessità. Soprattutto si continua ad alimentare la mobilità passiva con un aggravio di costi sociali per le famiglie. Siamo in attesa della realizzazione degli oltre cinquanta moduli, tra ambulatoriali, semiresidenziali e residenziali, che sono stati assegnati un anno fa a privati ma che ancora non esistono perché bisogna perfezionare l’iter di accreditamento. Una burocrazia lentissima – conclude il pentastellato – che assieme all’immobilismo della Regione getta nella disperazione migliaia di famiglie pugliesi”. Male considerazioni negative del consigliere regionale pugliese di Minoranza non sono una novità: anche dopo aver partecipato a un convegno dal titolo ossimorico: ’I progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute’ in Puglia, Conca attaccava senza giri di parole i <<regressi delle aziende sanitarie in Puglia>>. In realtà non è una novità che la Regione e le aziende sanitarie sono gravemente inadempienti in tema di assistenza territoriale e prevenzione, eppure si continua con autoreferenzialità a raccontare una sanità pugliese da ‘Mille e una Notte, quando invece fa acqua da tutte le parti. Per il consigliere 5 Stelle “evidentemente lor signori hanno perso il contatto con la realtà, visto che i disservizi, il malcostume e le criticità della sanità nostrana riempiono quotidianamente le pagine della stampa”. E intanto le mamme che attendono da un anno la prima visita al fine di ricevere una diagnosi che gli permetta di curare i propri figli affetti da autismo, continuano ad attendere dodici mesi. In molti casi anche più…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 4 Aprile 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio