Cronaca

Autobus di linea extraurbani vietati ai disabili: che fa la Regione?

Si sono rivolti direttamente all’assessore ai Trasporti della Regione Puglia e al Sig. Prefetto dell’Area Metropolitana di Bari in favore dei disabili in carrozzina ai quali viene puntualmente impedito di viaggiare a bordo dei bus extraurbani, Luigi e Michele Cipriani, dirigenti del Movimento Politico “Riprendiamoci il Futuro”. Ed è stato proprio a loro, infatti, che sono pervenute diverse segnalazioni di disabili in carrozzina ai quali, come detto, è impedito di utilizzare gli autobus di linea extraurbani gestiti da società private. In particolare i mezzi in dotazione non sarebbero idonei al trasporto di disabili non deambulanti, in tratte che comprendono tutta l’Italia e anche l’Europa: <<…il diniego contrasta con i diritti dei disabili che viaggiano in autobus nei Paesi dell’Unione Europea così come previsti sin dal  2013 dal Regolamento (CE) n. 181/2011>>, hanno messo nero su bianco i due rappresentanti politici del rione Libertà nella missiva già planata sulle scrivanie dei palazzi sul Lungomare e Piazza Prefettura, a Bari. E allora, perché a una persona in carrozzina non è concesso di utilizzare gli automezzi che coprono così lunghe tratte e di viaggiare liberamente come tutti gli altri? <<Ci sembra inverosimile che nel terzo millennio possano persistere tali barriere che contrastano il diritto a viaggiare da parte di tutti i cittadini, disabili compresi, tenuto conto che tale vergognosa disparità lede il principio di uguaglianza tra i cittadini>>, intingono nel veleno le loro penne Cipriani padre e figlio. E così, al fine di attenuare una così lampante discriminazione, i due dirigenti del movimento politico di Bari hanno sollecitato gli organi istituzionali anche per accertare se gli uffici competenti della Regione Puglia, prima del rilascio della licenza per il trasporto di persone che, abbiano verificato che i mezzi fossero  dotati di almeno un posto per persone in carrozzina, affinché cessino le tante, a dire il vero troppe disparità a danno di persone disabili. Insomma, troppo spesso non sono disponibili mezzi idonei ai disabili non deambulanti alle fermate della nostra regione, comportamento discriminatorio già sanzionato da più d’un giudice, ma senza risultati. Vale la pena di ricordare che la legge numero 67 del primo marzo del 2006 tutela, in ogni caso, il principio della parità di trattamento e delle pari opportunità delle persone diversamente abili: in base a questo principio, si ha discriminazione anche quando una persona con disabilità viene messa in una posizione di svantaggio rispetto alle altre. Quello che è successo a chi ha deciso di non stare più zitto per rivolgersi ai rappresentanti delle Istituzioni in modo da rendere i pullman accessibili. E non è finita. Visto che già a partire dalla legge 104/92 esiste l’obbligo per la pubblica amministrazione di omologare gli autobus urbani ed extraurbani per garantire alle persone con invalidità la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, alle stesse condizioni degli altri cittadini, così come prescrive pure la Convenzione Onu sui diritti dei disabili, ratificata in Italia nel lontano 2009. Chissà se negli assessorati al ramo trasporti della Regione Puglia e negli uffici dei rappresentanti del Governo in Città lo rammentano….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 4 Maggio 2018

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