Avati voleva uccidere Dalla…
Domenica 1° ottobre si apre ‘Utopia’, la stagione del Teatro Mariella di Monopoli, con uno spettacolo del trio Calabrese, Moraca e De Luca
L’ottantesimo anniversario della nascita di Lucio Dalla sollecita un ulteriore ritorno di attenzione verso il grande musicista bolognese, scomparso a Montreux il 1º marzo 2012. In mezzo a tante espressioni di stima e di rimpianto spicca il tributo col quale domenica 1° ottobre si aprirà ‘Utopia’, la stagione del Teatro Mariella di Monopoli organizzata da Ubuntu (eccezionalmente, ‘Aspettiamo senza avere paura, domani’, questo il titolo dello spettacolo, andrà in scena al Teatro Radar, ancora a Monopoli). Sasà Calabrese, Daniele Moraca e Dario De Luca (nell’immagine) compongono un trio affiatato che non gioca alla tribute band. Lo spettacolo infatti intende ‘raccontare’ Lucio Dalla attraverso aneddoti e l’esecuzione di canzoni arcinote, interpretate con personalità, anche recitate, persino teatralizzate proprio come piaceva a lui, riflettendo sulla profondità e sui significati nascosti dei testi. Il tutto mentre su uno schermo scorrono immagini che partono dai primordi del lunghissimo percorso del cantautore bolognese. Rarissime le immagini in cui Dalla si esibisce nella jazz band in cui al clarinetto egli prese il posto di Pupi Avati, il famoso regista. – Giusto ci pare aprire qui un gustoso inciso. Inizialmente intenzionato a tentare la carriera Jazzistica, Avati dal 1952 al 1962 fece parte della Doctor Dixie Jazz Band : “Il mio sogno era diventare un grande clarinettista jazz. Ma un giorno nella nostra orchestra arrivò Lucio Dalla. All’inizio non mi preoccupai più di tanto, perché mi pareva un musicista modestissimo. E invece poi ha manifestato una duttilità, una predisposizione, una genialità del tutto impreviste: mi ha tacitato, zittito, messo all’angolo. Io a un certo punto ho anche pensato di ucciderlo, buttandolo giù dalla Sagrada Familia di Barcellona, perché si era messo in mezzo tra me e il mio sogno.” – Non meno rare le immagini dell’intervista nella quale Lucio Dalla prende le distanze dal gesto di Luigi Tenco (“E’ vietato morire per una canzone…”). ‘Aspettiamo senza avere paura, domani’ è riflessione sulla profonda vitalità di un artista il quale, pur avendo “dita troppo corte per suonare il piano”, come ebbero a dire i suoi detrattori, riuscì – anche al prezzo di iniziali, cocenti insuccessi discografici – ad entrare nella storia della musica italiana del secondo Novecento. Tornando al cartellone del Mariella, l’appuntamento successivo è fissato per il 3 novembre con ‘La luce intorno’, di e con Micaela Casalboni. Terzo appuntamento, venerdì 15 dicembre con Luigi D’Elia che porta in scena ‘La luna e i falò’, un monologo tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese. A seguire, venerdì 12 gennaio, sarà la volta di ‘Io ero il milanese’, di e con Mauro Pescio. Per il penultimo appuntamento è in cartellone lo spassoso ‘Alla moda del varietà’, interpretato da Antonella Carone, Tony Marzolla e Loris Leoci. Chiuderà ‘Utopia’ (questa volta di nuovo al Radar) ‘Che ci faccio qui in scena’, di e con Domenico Iannacone, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Francesco Santalucia.
Italo Interesse
Pubblicato il 22 Settembre 2023