Cronaca

Babbo Natale va a piedi, in bici, sul bus…

Il Natale ha i suoi temi, con annesse variazioni. Uno di questi è Babbo Natale, figura che per quanto entrata solo di recente nel nostro panorama culturale ha saputo scavarsi al suo interno una nicchia così profonda da rendere impensabile  una rimozione. A proposito di questa ‘Istituzione’ le ‘variazioni’ si sprecano. Il gran vecchio dalla barba bianca e la ‘divisa’ rossa orlata di pelliccia candida può essere pupazzetto da appendere a un ramo dell’abete domestico, un fantoccio da legare alla ringhiera del balcone di casa oppure figura fisica che, in solitudine o meno, anima le strade dall’Immacolata al 6 gennaio. Il clima natalizio incide sulla qualità di queste variazioni. Se il clima è frizzante, allora i ‘babbi’ fanno colore, sprizzano simpatia ; se invece il Natale si annuncia fiacco, ecco gli stessi personaggi voltarsi in figure mosce, quasi superflue. A parte un po’ di ragionevole ricchezza a tavola, quest’anno sotto gli alberi non ci aspettano molti doni. La crisi è crisi e le prospettive non giustificano alcun entusiasmo. Sicché i pupazzetti di Babbo Natale che ornano l’albero, invece che di festoso danno di buttato, di messo lì come in  punizione ; dal canto loro i fantocci aggrappati alle ringhiere fanno pensare a topi d’appartamento in salita libera. E i ‘Babbi’ in carne e ossa? Quando isolati, perciò stanziali nei pressi di un monumento o di un importante angolo di strada in attesa di un bambino disposto a farsi fotografare, mantengono una certa dignità nello squillare scarlatto della ‘divisa’ (ma che musi lunghi, quanta fiacca nel dimenare il campanaccio per richiamare gente). Peggio vanno le cose quando i babbi circolano in branco. A travestirsi, ovviamente senza alcuna pretesa di ‘entrare nel personaggio’, sono gruppi di giovani che ‘arrangiano’ con sciatteria e leggera tracotanza. Che pena vederli irrompere negli esercizi commerciali con le finte barbe abbassate sul mento, il cappello d’ordinanza ficcato in tasca e inopportune scarpe sportive ai piedi per mendicare un ‘regalo’, un caffè o, più esplicitamente, ‘una cosa di soldi’. In passato abbiamo visto ‘basse bande’ composte da ‘babbi’ musicisti. Ecco, loro sì che riuscivano ad acciuffarlo degnamente un soldo. Senza essere virtuosi dello strumento, davano spettacolo, facevano scattare la simpatia. Peccato che adesso il vento sia girato e soffi una tramontana pungente. Per trovare come farci un regalo, Babbo Natale ha lasciato al Monte di Pietà tromba e tamburo, ha rimesso in libertà le renne, ipotecata la slitta… Va a piedi, in bicicletta, sul bus. E’ crisi anche per lui. Ugualmente, Egli s’arrangia. Non vuole smettere di volerci bene.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 21 Dicembre 2012

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