Bambini di pochi anni costretti alla questua all’uscita dalla chiesa di San Ferdinando
Lo abbiamo detto e scritto numerose volte.A noi la famigerata “Bari per bene” ,presunto fiore all’occhiello della amministrazione Decaro , puzza di provincialismo ed ipocrisia. Basti solo vedere cosa accade nel “salotto buono” della città, ovvero in via Sparano, dove nonostante le numerose denunce continua l’ignobile questua di bambini di pochi anni che in compagnia di adulti, sia per strada che all’esterno delle chiese, chiedono l’elemosina ai passanti. All’accattonaggio organizzato presente ormai da anni in città il nostro quotidiano ha dedicato alcune inchieste,e nulla ovviamente è cambiato. L’episodio che stiamo per raccontare riguarda l’ennesima, ignobile scena di infanzia violata vista nel cuore della città. Sono le 11.15 di ieri, cielo coperto da nuvole con qualche goccia di pioggia che bagna i passanti. Siamo in via Sparano, la via Condotti barese, e nei pressi della chiesa di San Ferdinando non possiamo non notare due bambini di neppure cinque anni che in compagnia di un uomo sulla trentina sono seduti sui gradini dello storico luogo di culto. I piccini imitano il gesto del loro accompagnatore ( un Rom presenza fissa in quel posto da tempo ) tendendo le loro manine ai passanti in cerca di spiccioli. Ad un certo punto uno dei due ragazzini, una bambina di poco più di tre anni, per espletare un suo bisogno fisiologico si è appartata dietro una colonna della chiesa ritornando poco dopo dinanzi al suo accompagnatore semi svestita. Avremmo potuto ovviamente immortalare la scena,ma per pudore lo abbiamo evitato. Quei bambini invece di essere per strada ad elemosinare avrebbero dovuto essere all’asilo in compagnia di amici con cui socializzare, e non essere sfruttati ignobilmente da un’organizzazione delinquenziale. Di queste situazioni abbiamo già diffusamente parlato in precedenti articoli. La vergogna maggiore è che nel corso di tutti questi anni, e nonostante le ripetute denunce, le istituzioni locali non hanno mosso letteralmente un dito; viene da pensare che tale atteggiamento potrebbe sottendere scelte o ragioni recondite che a noi, però, purtroppo sfuggono. Chiedere a qualche consigliere comunale di interessarsi della cosa, al di là della sua appartenenza politica, è fatica inutile, lo abbiamo già constatato . Del resto se questi signori non si sono vergognati di “rapinare legalmente” (si perdoni l’ossimoro) le casse comunali inanellando nelle commissioni gettoni di presenza a iosa, come si può ora pretendere dagli stessi un moto di indignazione per simile mortificante fenomeno? A chiedere,poi, l’intervento della polizia municipale, che ben conosce il turpe fenomeno, c’è solo da rimetterci il costo della telefonata .Il nostro sindaco Decaro ,che peregrina dal rione Madonnella a Bari Vecchia per deliziarci con la sua mirabilante iniziativa della “Bari per bene”, potrebbe ben degnarsi,tra una spola e l’altra, di fare una passeggiata anche nella sola via Sparano, magari accompagnato da qualche presidente di Municipio, per rendersi conto dell’indecenza ai danni di minori (reato oltremodo grave ,giusto rimarcarlo per l’ennesima volta) che si perpetua quotidianamente anche nel centro di Bari. Questi signori sono tutti impegnati in campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni regionali? E a proposito di candidati governatori dov’è il nostro Michelone da Bari ,che in tv , a Matrix, ha affermato che da sindaco ha debellato questo turpe fenomeno?Ci è troppo simpatico per dargli del bugiardo, ma se ci convince che lui ha risanato la città potremmo anche masochisticamente rivotarlo. Alla vergognosa indifferenza delle istituzioni cittadine potrebbe però fare da contraltare l’autorevole voce della Curia locale; un intervento del vescovo Francesco Cacucci potrebbe risultare determinate affinchè questo mortificante fenomeno di sfruttamento minorile termini una volta per tutte. Giusto per la cronaca, nel solo quartiere murattiano non c’è luogo di culto non presidiato dal questuante di turno, il più delle volte in compagnia di bambini, e che di questi si serve per compiere accattonaggio molesto anche all’interno delle chiese pretendendo soldi.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 28 Aprile 2015