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Bando mense ospedaliere, Emiliano si impegna in Consiglio ed evita il voto

I sindacati Filcams Cgil Puglia, Fisascat Cisl Puglia e Uiltucs Puglia, in occasione dell’incontro previsto per mercoledì 3 marzo, convocato dall’assessore al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, per discutere della posizione dei lavoratori interessati al mantenimento del posto di lavoro dopo l’espletamento della gara per la mensa e ristorazione ospedaliera, organizzeranno un sit-in di protesta davanti all’assessorato, in viale Luigi Corigliano, nella zona industriale di Bari, dalle 10 alle 13. Infatti, per le citate sigle sindacali di categoria, “il bando di gara per il servizio di ristorazione ospedaliera Asl Regione Puglia, presenta numerose criticità che mettono seriamente a rischio la salvaguardia dei posti di lavoro” e “ad oggi questi aspetti critici non hanno non trovato risposte e soluzioni adeguate ed efficaci”. Motivi, questi, che hanno portato la segretaria regionale di Filcams Cgil Puglia, Barbara Neglia, ha rimarcare “l’importanza del momento di confronto” e ribadire “il massimo impegno da parte delle organizzazioni sindacali a preservare i lavoratori e le lavoratrici, il reddito, i diritti e le tutele”. Infatti, secondo i sindacati il bando, non prevedendo la clausola sociale, metterebbe a rischio oltre mille posti di lavoro. In conseguenza di ciò, nei giorni scorsi ci sono state proteste e manifestazioni dei sindacati e lavoratori che, invano, hanno chiesto al governo regionale il ritiro del bando gestito da InnovaPuglia. Con il bando di gara contestato, i timori di lavoratori e sindacati, oltre ai posti di lavoro, riguardano anche la qualità del servizio perché, oltre all’assenza della clausola sociale per i lavoratori occupati, prevede la chiusura di quasi tutte le cucine interne, tranne sei, e la distribuzione quindi di cibo precotto. Nella seduta di Consiglio regionale di ieri, il gruppo dei Dem ha presentato una mozione (primo firmatario Vincenzo Di Gregorio) che riguarda detto bando per il servizio mensa e ristorazione negli ospedali pugliesi, per impegnare “il presidente Emiliano e la Giunta ad intraprendere tutte le iniziative utili ad assicurare l’applicazione della clausola sociale e garantire l’armonizzazione prevista dal capitolato del bando in questione”. Sul bando per il servizio mensa e ristorazione – ha spiegato Di Gregorio – c’è grande preoccupazione da parte delle organizzazioni sindacali e di categoria che si è tradotta in mobilitazioni svoltesi sul territorio regionale. Si tratta, indubbiamente, di un provvedimento che incide nella vita di lavoratrici e lavoratori, imprese locali, cittadine e cittadini pugliesi”. “Le preoccupazioni – ha poi precisato il primo firmatario della mozione – sono di due tipi: tutela occupazionale e salariale per gli addetti; garantire elevati standard qualitativi alla ristorazione e al servizio mensa”. La mozione è stata sottoscritta anche dal capogruppo del Pd in via Gentile, Filippo Caracciolo e dai consiglieri Bruno, Parchitelli, Cilento, Metallo e Campo. Durante la seduta consigliare il capogruppo della Lega, Davide Bellomo, è intervenuto per chiedere che la discussione e votazione della mozione fosse rinviata alla prossima seduta. Richiesta che però è stata respinta dal Pd. Ma al momento del voto sul rinvio della discussione i presenti in Aula erano soltanto 16 e, quindi, l’approvazione stessa della mozione si è conclusa con un nulla di fatto per venire meno del numero legale. Prima che il Consiglio fosse sospeso, sulla discussione della mozione presentata dal Pd era intervenuto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per affermare che “il governo regionale è assolutamente favorevole alla mozione” del Pd sul bando mense “e quindi si impegna già da adesso a rispettarla”, aggiungendo: “noi aspetteremo la discussione del Consiglio”. “Però, ha affermato inoltre Emiliano – mi pare che questa mozione rappresenti la posizione molto più corretta di altre che tendevano alla revoca di un bando, che, ovviamente, non era giuridicamente possibile”, poichè “il Consiglio regionale, né la Giunta poteva mai chiedere la revoca del bando al soggetto aggregatore della sanità, che è indipendente proprio a questo fine”. “Evidente – ha commentato Emiliano – che dal punto di vista politico questa mozione è assolutamente condivisibile e io mi sono più volte premurato di interloquire con il Consiglio di amministrazione di InnovaPuglia per fare in modo che, nella sostanza, ciò che è contenuto nella mozione sia rispettato, compatibilmente con le leggi vigenti”. Per poi far presente che “il Consiglio di amministrazione ha infatti sempre sostenuto di aver applicato il Codice degli appalti alla lettera e che sicuramente, nella fase di sottoscrizione del contratto, ci sarà da parte di InnovaPuglia una particolare attenzione a sottoscrivere il contratto con la clausola sociale compresa, e la stessa cosa varrà per le Asl”. “Questo – ha in fine concluso il governatore pugliese – è un impegno che posso assolutamente prendere sin d’ora. Non so se la condivisione della mozione renda ancora necessario il voto, ma comunque il Governo la fa propria”. Infatti, dopo tale dichiarazione di Emiliano, il voto della mozione presentata dal gruppo del Pd è saltato per mancanza del numero minimo di consiglieri in aula e, quindi, di scioglimento della seduta. Però, è ormai chiaro che l’impegno assunto dal governatore sul bando rende superfluo una ripresentazione di detta mozione.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 2 Marzo 2022

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