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Bari al sesto posto con due dalla vetta dopo tre giornate

E’ troppo presto per fare calcoli, ma è anche vero che questo Bari viaggia con una media di quell’ultimo che ha conseguito la promozione sotto la guida di Antonio Conte che dopo tre giornate aveva solo tre punti, mentre questo ne ha cinque, ben due di più. Ma soprattutto dopo quest’ultima terza giornata è emerso un dato molto evidente che il gruppo guidato da Michele Mignani è squadra, coesa, compatta e che non si scompone neanche dopo uno “schiaffone” gratuito dopo quattro minuti o quando subisce un gol sull’uno a due nel proprio momento migliore e che poteva essere topico, il Bari in questi due momenti ha risposto in entrambi casi, segnando un gol e chiudendo le velleità degli avversari. Non va dimenticato che si giocava contro una big che era ancora a secco di reti e che come i Galletti non aveva ancora vinto, e sono usciti sconfitti nel proprio stadio, rievocando a tratti quelle sfide infuocate disputate in serie A, con “nervosismi” in campo e fuori dal rettangolo di gioco. Questa volta per fortuna nel post-gara a parte qualche polemica sull’arbitraggio da parte di Castori che ha suonato un po’ come alibi, nessuno ha inveito o provocato l’avversario, ci si è limitati ad una disamina dal proprio punto di vista ed il tecnico in questo del Bari, Michele Mignani è stato straordinariamente schietto, qualità che lo contraddistingue però sempre va annotato. Il tecnico del Bari ha riconosciuto che il suo bari non ha fatto calcio –champagne ma che ha vinto in modo sornione d allo stesso tempo meritato ai punti perché a differenza delle prime due ha concretizzato le occasioni avute ed ha saputo alzare la barriera nei momenti degli assalti avversari. Un Perugia fin troppo ballerino e penetrabile specie con i tagli in diagonale sono apparsi lenti e macchinosi con i due ‘quinti’ che molte volte non tornavano e lasciavano i tre dietro alle scorribande di Bellomo prima, D’Errico dopo ma anche Maita, per le punte pronte a finalizzare. Non soltanto uno straordinario Elia Caprile che a questo punto sarebbe una bestemmia non convocarlo in Under 21. Riportiamo alcuni passaggi essenziali delle dichiarazioni rilasciate da mister Mignani ed il portiere Elia Caprile. Prima Mignani, soddisfatto ma quasi a metà ha fatto la sua disamina: “E’ una vittoria che ha un bel sapore. Abbiamo ricevuto i complimenti ma senza raccogliere i tre punti, a questo giro abbiamo vinto senza aver fatto la miglior prestazione e sono punti pesanti. Questa vittoria deve farci capire quanto è duro portare a casa i tre punti.  I primi venticinque minuti gli abbiamo disputati di qualità su un campo non perfetto contro una squadra forte e che voleva partire forte. Dopo il vantaggio però ci siamo abbassati troppo e loro cercavano la profondità delle punte e noi arrivavamo un po’ tardi sui cambi di gioco. I loro quinti stavano molto alti ed hanno struttura e fisicità. Sarà un campionato che va via così contro squadre fisiche e devi saper vincere anche quando non meriti. Non si è fatto nulla sia chiaro, ma ora ce la godiamo e da lunedì (domenica sera, ndr) testa alla prossima. Botta è un giocatore come gli altri… D’Errico anche ed ha fatto benissimo e Bellomo scelto dall’inizio mi è piaciuto. Ogni settimana faccio delle scelte con una rosa di 24-25 giocatori utili alla causa. D’Errico? E un po’ che lo vedo con la testa giusto e lo vedo adatto ed all’inizio ho fatto una scelta diversa. Antenucci? Steso discorso. Non ho mai avuti dubbi sulle sue qualità e forza e tutte le volta dimostra il suo valore. Testa però alla Spal lavorando per migliorarci”. Meno discorsivo ma visibilmente contento il portiere titolare, Elia Caprile: “Non ci siamo abbattuti neanche dopo il loro gol. La personalità penso sia una caratteristica fondamentale per un portiere. So cavalcando l’onda del far bene ma resto equilibrato, vale per me e i miei compagni e bisogna sempre essere equilibrati. Il rigore parato? E’ frutto dello studio e un pizzico di fortuna, ed avevamo prima della squadra avevamo deciso di andare a destra. Con Gigi Frattali ho un ottimo rapporto e gli chiedo consigli e spero di continuare ad vere questo rapporto con lui. Son contento del mio rinvio per Folo che l’ha spizzata e ci ha creduto. Ma è un lavoro di squadra”. Un Bari che chiude ed archivia la terza giornata al sesto posto ed a due dalla vetta dell’Ascoli, sognare è lecito.

M.I.

 

 

 

 


Pubblicato il 30 Agosto 2022

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