Bari allagata: “Avrei voluto vedere se in via Annunziata avesse abitato un assessore”
Quando a Bari piove, anche da non fasciarsi la testa come accaduto ieri, giornata uggiosa nel complesso ma con un acquazzone piuttosto forte soltanto verso metà mattinata, succede di tutto. Figurarsi nelle zone maggiormente disastrate, per esempio a Bari Vecchia dove si sono registrati ancora una volta disagi in via Annunziata, appunto a causa della pioggia. Ancora una volta, dunque, l’ennesimo allagamento in via Annunziata, grazie alla pioggia caduta anche nella notte precedente, per cui si è allagato il ‘sottano’ di una poveretta che abita in via Annunziata, luogo in cui vi è ancora questa precaria situazione nonostante sia stata più volte rappresentata in Comune. Una situazione precaria che riguarda la tubazione idrica (impianto “aereo” temporaneo) e che gli scoli dell’acqua piovana aggravano, di volta in volta per colpa della pioggia, più o meno abbondante. <<Una vergognosa situazione che perdura da quasi undici anni, senza trovare soluzioni –attacca il presidente del Circolo Acli/Dalfino Michele Fanelli – mentre l’Assessore ai Lavori pubblici, dopo anni e anni di false promesse, non è riuscito a modificare. Infatti all’inizio di quest’anno è stato proprio l’Assessore Giuseppe Galasso ad aver detto che quei lavori sarebbero iniziati anche dopo la scoperta di alcune tombe rinvenute nei pressi della Muraglia. Sono trascorsi quasi otto mesi da quando l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso rendeva noto che erano cominciati i lavori di spurgo delle condotte di fogna bianca sul lungomare Imperatore Augusto, propedeutici alla realizzazione dello sbocco della nuova condotta fognaria di strada Annunziata, nella città vecchia, che sarà realizzata a breve. Sarà sfuggito qualche passaggio, ma di questa bella e nuova condotta fognaria ancora non c’è traccia>>. Eppure, come spiegava a inizio novembre 2016 in realtà lo stesso assessore Galasso: “Dai primi lavori abbiamo potuto verificare che le operazioni erano più che mai necessarie per dare immediato sbocco alle eventuali acque piovane. La pulizia delle tubature avverrà con l’ausilio dell’autospurgo e interesserà sia i pozzetti sia l’intera condotta, in modo da ripristinarne la corretta funzionalità. In questo modo creeremo anche le condizioni idonee per lo sbocco del nuovo tronco di fognatura che i residenti della città vecchia richiedono da tempo. Per quanto riguarda la gara per realizzare il nuovo tronco di strada Annunziata a Bari Vecchia, che contiamo di bandire entro la fine dell’anno, stiamo approvando in questi giorni il capitolato speciale di appalto. Intanto, per alleviare i disagi dovuti a fenomeni di allagamento che accompagnano piogge particolarmente abbondanti, abbiamo terminato gli interventi di pulizia e spurgo delle condotte in via Napoli all’altezza dell’ingresso della circonvallazione, nella città vecchia per scongiurare nuovi allagamenti nella cripta della Basilica di San Nicola, in viale Europa, nel quartiere San Paolo, nei pressi dell’ex Carrefour, e sull’estramurale Capruzzi all’altezza di via Cifarelli”. E in effetti quei lavori in Strada Annunziata sono iniziati da alcuni mesi, ma sono fermi dalla scoperta delle tombe, mentre proprio in vico Annunziata non sono mai arrivati, provocando ancora disagio a queste quindici famiglie che stanno subendo questa ingiustizia per colpa di un errore nei lavori del II° Piano Urban>>. Parliamo di un progetto partito nel 2008 e di una situazione a via Annunziata non risolta ancora, a discapito di queste povere famiglie che si stanno ammalando a causa di questa vergognosa situazione. L’Istituzione preposta in questo caso, sempre a parere di Fanelli, viola in maniera evidente i diritti umani di questa povera gente, cioè “…poveri ed umili cittadini”. L’ex consigliere comunale Fanelli non esita a calcare la mano: <<Volevo solo vedere se, al posto di questa povera gente, abitavano professionisti o lo stesso assessore, se dovevano aspettare ben undici anni per vedere risolta questa infame situazione. Le tombe antiche con tutto il rispetto, potevano aspettare ancora un po’ e risolvere il problema ai vivi ed ai cittadini>>. Conclusione? <<Spiace per davvero che la voce del popolo non viene ascoltata ed esaudita per colpa dell’istituzione comunale, colpe che non sono imputabili a nessuno, chi ha sbagliato nei lavori fatti nel 2008 deve pagare e risolvere il problema così come riportato nella clausola dell’appalto fatto allora, invece niente: si fa pagare a questa povera gente colpe commesse da altri, e che l’Istituzione pubblica non risolve>> Per Fanelli politici e amministratori baresi dovrebbero chiedere scusa ai cittadini per questo disservizio e il Comune di Bari pagare i danni, “….perché questa è una vera ingiustizia e si dovrebbe riparare subito, senza attendere oltre!”
Antonio De Luigi
Pubblicato il 23 Ottobre 2018