Bari celebra i 300 anni dalla nascita di Piccinni con tre anni di eventi
Si partirà con La Cecchina, su libretto di Goldoni, che divenne l'opera più rappresentata dell'intero settecento in tutte le più grandi Città d'Europa, e perfino in Russia e Cina
La fondazione del teatro Petruzzelli aprirà simbolicamente le prossime tre stagioni liriche cittadine dal 2026 al 2028 con l’esecuzione di alcune opere di Nicolò Piccinni, nell’intento di avviare un percorso che guiderà Bari alla riscoperta del suo musicista più illustre. Le opere sono state scelte tra i capolavori del periodo italiano e francese di Piccinni. Si inizierà dalla sua opera più celebre La Cecchina, su libretto di Goldoni, che divenne l’opera più rappresentata dell’intero settecento in tutte le più grandi Città d’Europa, e perfino in Russia e in Cina. Sono previsti anche titoli di rilevanza internazionale notevole come Zenobia e Athys. Ognuna delle opere sarà registrata in disco DVD e distribuita in uno speciale cofanetto alla fine delle celebrazioni del 2028. La proposta è quella di istituire un comitato di altissimo profilo internazionale che coinvolga numerosi studiosi e specialisti della figura di Piccinni, dai musicologi ai musicisti di più generazioni attivi nella città di Bari, insieme a studiosi delle più prestigiose università del mondo, per redigere un progetto scientifico per l’anno celebrativo del trecentenario di Piccinni, che possa coinvolgere il territorio ma anche l’Europa, con l’allestimento di mostre, convegni e seminari didattici. Polo operativo delle celebrazioni dovrebbe essere la casa natale del musicista nel borgo antico di Bari riattivando il centro ricerche musicali internazionali Casa Piccinni, che era stato aperto nel 2000, in occasione del secondo centenario della morte del musicista, ma poi chiuso nel 2011. Presentato presso il teatro Piccinni di Bari il programma di questo ambizioso progetto, alla presenza del sindaco di Bari Vito Leccese, dell’Assessore alla Cultura Paola Romano, del sovraintendente del Petruzzelli Nicola Grazioso e di Luigi Fuiano, Direttore Esecutivo della Fondazione Petruzzelli.« Questa prestigiosa iniziativa rappresenta un grande investimento da parte della Fondazione, ma anche dell’Università e del Conservatorio, che hanno contribuito alla realizzazione di questo tentativo di risvegliare l’orgoglio dei baresi, nei confronti di una figura così rappresentativa per il nostro territorio. La cultura è di tutti e per tutti e abbiamo il dovere di farla crescere», ha dichiarato il Sindaco di Bari Vito Leccese. «Queste opere straordinarie della produzione di Piccinni sono state per me fonte di grande ispirazione a livello umano, e non smetterò mai di studiarle, anche perché alcune sono davvero poco conosciute e quindi ricche di particolari estremamente interessanti» ha aggiunto il regista Daniele Lucchetti, che ha accettato con entusiasmo di firmare la regia di tutte e tre le opere di Piccinni che verranno messe in scena. «Rappresentare Niccolò Piccinni è un compito di grande responsabilità, è un autore rispetto al quale occorre ripensare ad una visione che possa coinvolgere i cittadini. Quello che da sempre amo fare è creare dei ponti attraverso i quali tutti possano giungere a godere di una cultura che non deve essere soltanto appannaggio di una cerchia ristretta di intellettuali.» ha spiegato Stefano Montanari, direttore dell’Orchestra del Petruzzelli, che sarà il direttore stabile della Fondazione, grande specialista del repertorio barocco e settecentesco. «Con l’ausilio scientifico di Dinko Fabris abbiamo voluto ampliare questo progetto inizialmente partito da lezioni riservate ai Donor. La prima opera, La Cecchina, sarà rimessa in scena anche al teatro Massimo di Palermo il 16 gennaio e festeggeremo con Rosa Ferola. Due obiettivi contraddistinguono questa iniziativa: La prima è quella di presentarne la dimensione identitaria, e la seconda di sfruttare la dimensione europea di Piccinni, che nel ‘700 ha portato un pezzo della nostra città in Europa», ha dichiarato l’Assessore Paola Romano. «Con questo progetto si intende rinsaldare finalmente il rapporto fra i baresi e Niccolò Piccinni, vero e autentico giacimento culturale della nostra identità. Non un semplice orgoglio di appartenenza, ma la voglia di costruire, confrontarsi, porre le basi per un coinvolgimento dell’intera cittadinanza, che ponga i giovani al centro e l’arte come motore di crescita collettiva», ha sottolineato il Direttore Esecutivo Luigi Fuiano. «Siamo orgogliosi di riscoprire e di portare sul palcoscenico del Petruzzelli anche opere inedite di Piccinni, che rappresentano un patrimonio culturale inestimabile. Avvalerci poi dell’ausilio di studiosi provenienti da qualsiasi parte del mondo ci rende orgogliosi di questo progetto», ha concluso il musicologo di fama internazionale Dinko Fabris.
Rossella Cea
Pubblicato il 23 Aprile 2025