Cronaca

Bari diventa una città fantasma e scoppia l’ira dei commercianti

Sono iniziati ieri mattina a Bari i lavori del G7 finanziario, una tre giorni ricca di programmi ed appuntamenti a cui parteciperanno i big dell’economia e della finanza mondiali , un evento che proietterà il capoluogo pugliese alla ribalta internazionale per l’eccezionalità dell’evento.  Sarà in un’ottica di marketing un’occasione per far conoscere anche tutte le peculiarità sia attrattive  che  gastronomiche del nostro territorio pugliese . Come rovescio della medaglia di questo altisonante appuntamento, al quale partecipano i delegati di Giappone, Usa, Francia, Italia, Germania , Inghilterra e Canada, c’è da menzionare l’insolita atmosfera irreale nel vedere, oltre ad una città blindata, anche  una Bari sostanzialmente deserta, con traffico quasi inesistente e strade anche del centro cittadino desolatamente vuote. Nel  camminare, ieri in mattinata, per le vie di Bari si avvertiva   la netta sensazione di qualcosa di insolito, inusuale per i cittadini. Ad esempio , sul lungomare completamente inibito al traffico veicolare regnava un silenzio ancestrale ; vedere poi  la spiaggia di “Pane e Pomodoro”  letteralmente deserta destava una certa inquietudine. Per ovvie ragioni di sicurezza la zona rossa, quella del castello Svevo, controllata e monitorata in ogni anfratto, era offlimits per tutti. All’insolito silenzio per le vie  faceva  da contraltare la moltitudine di lamentele dei commercianti del centro murattiano, che sugli usci dei loro negozi imprecavano contro gli amministratori locali, sindaco in primis , reo  di averli oltremodo penalizzati . ” Lunedì – ci dice infervorandosi il titolare di un bar – vado con la mia famiglia a mangiare a casa del sindaco. Lo scriva, lo scriva” ci esorta prima di rispondere al telefono. Stessa lamentatio anche da parte dei titolari di alcuni negozi di abbigliamento e scarpe sempre del centro : ” ma a chi è venuta in mente l’idea di organizzare un simile evento proprio a Bari? “si chiede il proprietario di un negozio di calzature :” già siamo alle pezze, in questi giorni non incasseremo nulla ,se viene nel locale le faccio vedere quante bollette e tasse ho da pagare “. Le proteste  sono generalizzate e quasi tutte indirizzate nei confronti del sindaco; ovviamente per ragioni di decenza non riportiamo quelle più “vernacolari”. Ma non sono  mancate   le proposte come quella fantasiosa ed originale  di un esercente di corso  Cavour :” la prossima volta consiglierei al sindaco, invece di paralizzare la città ,di organizzare eventi così importanti su una elegante nave da crociera, farebbe una bella figura, i suoi ospiti mangerebbero bene lo stesso e visiterebbero  bei posti come le coste di Polignano e Monopoli. Si eviterebbe  di impiegare migliaia di uomini delle forze dell’ordine e si risparmierebbero , a mio avviso, tanti soldi” ha concluso l’uomo compiaciuto della sua proposta. La nostra lunga carrellata di commenti, condita dalle succitate lamentele, termina verso mezzogiorno, quando registriamo la giusta apprensione di una signora ,titolare di un panificio, che si augura che non si verifichino scontri, come  purtroppo è accaduto a Genova circa sedici anni fa,e che tutto, c’è da augurarselo, si svolga nel migliore dei modi: ” i soldi vanno e vengono, basta avere pazienza, questi tre giorni passeranno ” ci dichiara la signora invitandoci a gustare la sua focaccia.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 12 Maggio 2017

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