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Bari e Lecce unite sulla riapertura al pubblico. Emiliano: “Porterò al governo la proposta”

 

Si sono confrontati in diretta social grazie all’incontro promosso dal presidente della Regione, Michele Emiliano, i presidenti di Bari e Lecce, Luigi De Laurentiise Saverio Sticchi Damiani, i quali già lo avevano anticipato di essere uniti tramite comunicato per la riapertura degli stadi. Così ieri è avvenuto questo importante incontro, seppur via social ed il secondo ad intervenire è stato il presidente biancorosso, Luigi De Laurentiis che ha dichiarato: “Ringrazio il presidente Sticchi Damiani: abbiamo preparato insieme un protocollo, con la supervisione di tre scienziati. Non entro nel merito dei dettagli, eccessivamente tecnici. Emiliano si è subito messo in moto per supportare il programma: il Governo e le federazioni sono già sensibilizzati, loro stanno già lavorando alla possibile riapertura degli stadi. E’ fondamentale. Ogni categoria ha le sue difficoltà, è importante che ci si impegni: il nostro protocollo è un suggerimento, non abbiamo presunzione. Gli stadi hanno norme restrittive, possiamo applicare dei distanziamenti ben controllati. Il nostro paese è in una curva molto positiva, è importante riaprire. Mi auguro che questo protocollo possa spingere per la riapertura degli stadi”.

La riapertura degli stadi è uno degli obiettivi della Regione Puglia. Il presidente, Michele Emiliano, ha così aperto a questa possibilità nel corso della conferenza social insieme ai presidenti di Bari e Lecce: “Sottoponiamo ai tecnici della regione Puglia queste regole proposte dal protocollo elaborato della due società. Poi l’evento è all’aperto e i rischi più elevati di contagio avvengono al chiuso. Gli stadi sono luoghi con regole di sicurezza già testate da anni. Posti e persone sono identificabili e la presenza della polizia può far rispettare le norme. Potremmo così garantire il non assembramento in fase di entrata ed uscita, anche se evidentemente dovremmo introdurre delle regole per limitare la capienzaL’incontro di oggi non è superfluo ma un ragionamento razionale legato all’industria del calcio che non può essere sottovalutata e che se abbondata può creare ulteriori problemi al nostro paese. Il ritorno alla normalità passa anche attraverso il calcio. Tra pochi giorni, partendo spunto dalla vostra proposta, ne elaboreremo una a nome della Regione Puglia per la Conferenza delle Regioni. Se saremo tutti d’accordo, la inoltreremo immediatamente al governo e alle altre regioni per valutare il recepimento del protocollo”.Sui possibili rischi nei prossimi mesi ha concluso: “Se con una situazione epidemiologica così favorevole siamo ancora intimoriti cosa rischia di succedere, come è probabile che sia, nel periodo autunnale con un innalzamento dei casi? Non possiamo più chiudere il paese. Il lockdown è stato necessario perchè ci ha colti impreparati. Non avevamo materiali, ospedali pronti: non avevamo rianimazioni e dispositivi di protezione. Siamo stati costretti alla quarantena per evitare numero dei morti salisse”. Un calcio senza tifosi, è come un pianoforte senza il proprio maestro, portare avanti lo show solo per il business non va bene, se ci sono i presupposti, questo il succo fondamentale dell’incontro svoltosi, giusto riaprire e subito, nel rispetto delle norme, specie perché il calcio è uno sport all’aperto ed è giusto che sia restituito ai tifosi e coloro che sostengono per primi il prodotto calcio.

 

Marco Iusco

 


Pubblicato il 3 Luglio 2020

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