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Bari e Torrente al bivio: si decide in 48 ore

Ancora 48 ore. Nella storia recente del Bari il celebre film di Walter Hill con protagonista Eddie Murphy sta diventando una specie di tormentone. Sempre 48 ore. Due anni fa per l’arrivo di un difensore, star indiscusse nel tormentone Giovinco, ancora in auge per l’attaccante dal goal facile ed ora nuovamente al centro dell’attenzione per l’eventuale conferma di mister Torrente. Il lieto fine della pellicola americana deve ancora trovare riscontro nelle cose di casa nostra, ma anche in questa occasione la speranza sembra essere davvero l’ultima a morire.
L’appuntamento tra la società dei Matarrese ed il tecnico campano era stato fissato per la scorsa settimana. In occasione dell’ultima conferenza stagionale Torrente aveva chiesto delle garanzie. Una su tutte, quella di poter vivere una stagione sportiva all’insegna della normalità. Con una proprietà presente e vigile, senza la rincorsa forsennata allo spicciolo per poter pagare oneri e incombenze e senza odiose penalizzazioni che puntualmente vadano a deturpare una classifica costruita con impegno e sudore. Insomma, tutto il contrario di quando accaduto nel corso della stagione appena archiviata. Qualcuno aveva interpretato il rinvio dell’incontro come un segnale di apertura nei confronti del tecnico di Cetara: guardarsi dentro per poter dare a Torrente qualche certezza in più. In realtà, più che dentro, il Bari s’è guardato attorno. Ha chiesto informazioni su Stroppa, ha aperto una strada più comoda per Mangia ed ha pensato di rispolverare una vecchia pista che porta ad Auteri, allenatore della Nocerina già accostato ai biancorossi la scorsa estate. Il punto principale è quello che il Bari non può offrire alcuna garanzia. A nessuno. Ed iniziare una stagione con un allenatore poco soddisfatto della politica societaria sarebbe controproducente per tutti. Al momento le possibilità che il rapporto con Torrente si interrompa sono elevatissime. Il tecnico potrebbe dare il benservito ad una società che naviga a vista o la società potrebbe salutare un allenatore “troppo pretenzioso”. La sostanza non cambierebbe. Mangia da Palermo potrebbe fare a caso del Bari. Il blasone della piazza renderebbe meno amara al gusto del giovane allenatore la pillola delle scarse ambizioni e con la Sicilia si potrebbe nuovamente mettere in piedi un asse di mercato basato sui prestiti che consentirebbe ad Angelozzi di tirare a campare anche per quanto riguarda i prossimi tre mesi. Staremo a vedere. Entro domani il mutismo societario dovrebbe interrompersi.
Nel frattempo, sembra essere delineata la linea del club in riferimento al calcioscommesse. Il Bari aspetta il deferimento, ma con tutta probabilità si opterà per il patteggiamento. Una scelta di comodo dettata dalle prime proposte sanzionatorie messe in atto dalla Procura Federale. Quel -27 proposto ai danni dell’AlbinoLeffe spaventa non poco, mentre fa sorridere il -6 con il quale potrebbe cavarsela il Grosseto. Una soluzione. Forse non quella moralmente più corretta, ma di sicuro la più conveniente.
Tiziano Tridente


Pubblicato il 5 Giugno 2012

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