Cultura e Spettacoli

Bari era già metropoli

Dal 2014 Bari rientra nello stretto novero delle ‘città metropolitane’  (complessivamente sono quattordici). Questo ente locale territoriale di nuovo conio, ha competenze e finalità istituzionali superiori a quelle della precedente (soppressa) provincia, dovendo occuparsi della gestione integrata dei servizi e delle infrastrutture relative ad aree di territorio particolarmente popolose e determinanti per peso socio economico. Bari città metropolitana, dunque. Una novità per la storia locale ? Affatto. Torniamo indietro, di un millennio. Verso la fine del X secolo i Bizantini erano in difficoltà nel difendere dalle mire longobarde il possedimento di Bari, già minacciato dalle scorrerie saracene. Per rinsaldare il proprio potere, la corte di Bisanzio decise di sostituire la debole figura dello Stratega (funzionario imperiale preposto all’esercizio del protettorato) con un plenipotenziario detto Catapano. Di riflesso Bari ebbe l’appellativo di ‘Metropoli’, ovvero ’città-madre’, il cui potere nel Mezzogiorno si estendeva dalla linea immaginaria che collega Sorrento al Gargano in giù. Nel suo ‘Gesta Roberti Wiscardi’ il cronista Guglielmo Pugliese descrive in questi termini le funzioni del Catapano : “Ciò che i Greci chiamano Catapano noi consideriamo quello che è il sommo pontefice. Chiunque presso i Greci è investito di questa carica a turno come sommo reggitore del popolo pensa a ciò che è necessario a questo ed amministra ogni giustizia che ciascuno merita”. Il catapanato era ragione di prestigio per la città che lo ospitava. La stessa opera di Guglielmo tesse un elogio di Bari, definita “illustre su tutte le città di Puglia”. L’avvento del Catapano (‘colui che a tutto è preposto’) comportò una rilevante novità architettonica: la costruzione di una fastosa dimora, poi battezzata Corte del Catapano (nell’immagine, l’omonimo sito nella città vecchia). Di quell’imponente castello resta traccia nelle due massicce torri che affiancano il prospetto della Basilica di San Nicola, eretta un secolo dopo rimodulando quel maniero. Quanto all’anno dell’istituzione del catapanato a Bari, Lupo Protospata, un altro cronista attivo in Puglia nel secolo XI, indica il 982. Il primo catapano fu Calocyr. Vennero dopo Romano, Giovanni Tumiropulos, Gregorio Tracanioto, Alessio Xiphias, Giovanni Curcuas, Basilio Mesardonito… Agirizzo, fu l’ultimo. Figura ambigua, durante l’assedio di Bari da parte di Roberto il Guiscardo, Argirizzo ebbe larghe intese col principe normanno, dal quale ottenne al momento della capitolazione miti condizioni di resa per gli abitanti e salva la vita (morì in Serbia dopo il 1081). Con la capitolazione di Bari (aprile 1071) ebbe fine per sempre il dominio bizantino in Italia.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 28 Aprile 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio