Bari frana contro lo Spezia 0-3, adesso si pensa al mercato di gennaio
Lo Spezia supera il Bari al San Nicola con tre gol di scarto, troppi se si dovesse prendere in considerazione le occasioni e la mole di gioco creata dalla squadra di Nicola che avrebbe meritato ben altra sorta. Il Bari conclude mestamente il girone di andata a 25 punti, con dieci sconfitte di cui cinque in casa, la quarta peggiore difesa e soltanto 21 gol segnati. Numeri impietosi di cui tuttavia, si può leggere anche il rovescio della medaglia. Occorre ripartire da quanto di positivo raccolto, dalle sette vittorie di cui quattro al San Nicola, e dalla mentalità vincente e nuova linfa che il nuovo tecnico, Nicola sta cercando di imprimere al gruppo biancorosso, in grado comunque di ottenere nove punti nelle ultime sette partite e di lasciare punti pesanti per strada, vedi con il Carpi, contro lo Spezia e Modena, dove per una molteplicità di motivi la sconfitta è ingiusta. Ma il calcio non è una scienza esatta, la spunta chi alla fine riesce a percorrere nel miglior modo il cammino più tortuoso e a commettere meno errori. Il Bari in questo senso, nel girone di ritorno ha solo da potersi migliorare, ma in tal senso, serviranno tanti fattori, dai rinforzi di mercato ed una squadra sempre più coesa in grado di ribaltare anche se va in svantaggio, cosa ancora non avvenuta nell’arco di questo campionato. Nell’ultima partita contro lo Spezia, i biancorossi hanno avuto quattro nitide occasioni da gol ed una traversa colpita dall’estroso Galano, subentrato nella ripresa. A fine primo tempo, il camerunense Minala è stato espulso per doppia ammonizione, anche se il primo cartellino ricevuto, anche rivendendolo con l’ausilio delle immagini tv, è risultato non solo eccessivo ma fuori luogo in quanto il fallo poteva anche non essere sanzionato. Inoltre, al 18’ del primo tempo dopo che la truppa barese aveva già avuto una ghiotta opportunità non sfruttata adeguatamente, hanno reclamato un rigore per un mani plateali di Piccolo sulla botta dalla distanza di Stevanovic. Nel secondo tempo lo Spezia ha avuto il sopravento nei minuti iniziali, sino a quando non è stata ristabilita la parità numerica per l’espulsione di Ciccarelli, al quattordicesimo della ripresa. Il Bari ha tirato i remi in barca dopo aver incassato il secondo gol al 38’ ed aver sciupato diverse occasioni da gol. I marcatori sono stati Bakic al 13’ del secondo tempo, Catellani su calcio di rigore al 38’ e Canadijija sullo scadere del tempo regolamentare. Alla ripresa il Bari giocherà la prima di ritorno contro la Virtus Entella, battuta all’andata in trasferta in quel di Chiavari.
Davide Nicola al termine della partita ha analizzato la partita ed anche da primo condottiero, ha difeso il suo capitano, preso di mira dai fischi della curva: “Magari si giocherebbe di nuovo contro lo Spezia o dopodomani un’altra partita. Io sono qui per lavorare e non ho bisogno di pause. Dobbiamo imparare ad essere molto pratici e più concreti: sono convinto questa società, staff e giocatori in primis, abbiano i mezzi per poter esprimersi sui livelli che tutti sperano. Per giocare un buon calcio, però, ora non ci sono le condizioni ma ci sono le potenzialità e mezzi. Non abbiamo nulla di meno dello Spezia con cui abbiamo perso, anche se loro a differenza nostra sono stati cinici e capitalizzato le occasioni avute. Minala? E’ un ragazzo del 96’ e tutti possono sbagliare, ma è anche vero che non posso dire ai miei giocatori di scendere in campo con i guanti bianchi o tacchi a spillo. I fischi a Caputo? Chiunque è libero di fischiare e dobbiamo accettarlo, ma posso dire che Ciccio si taglierebbe non posso dire cosa per la sua Bari. Sente il peso della maglia più di tutti, e sono sicuro che andrà in doppia cifra senza problemi, lui è il nostro capitano”: Sul mercato l’allenatore è entrato ancora più nello specifico ed ha chiesto i rinforzi alla società in modo esplicito per poter ambire in alto: “La società è al corrente delle mie esigenze. La squadra deve essere completata. Nomi non posso farvene. Bisognerà capire, tuttavia, le ambizioni di gente come Galano e altri e prendere attaccanti con caratteristiche diverse da quelli che abbiamo in rosa, ovvero con una certa stazza e sicuramente con tanta fame. Solo così potremo lottare tutti insieme per ambizioni di vertice. Per vincere i campionati devi avere determinati numeri. Bisognerà fare qualcosa di straordinario per provare a centrare i playoff. Qualsiasi altro tipo di discorso sarebbe una presa in giro per la gente e a me non piace!”.
Marco Iusco
Pubblicato il 29 Dicembre 2014