Bari, necessità di chiarezza per chi aspira alla candidatura a sindaco
Finora solo l'assessore Petruzzelli del Pd ed alcuni candidati civici hanno rotto gli indugi
L’assessore barese all’Ambiente e Sport, Pietro Petruzzelli del Pd, incurante di quanto già deciso dalla segreteria cittadina del suo partito, che – come è noto – ha convocato per il 31 Agosto un’assembla pubblica in cui discutere di programmi ed alleanze per le prossime amministrative a Bari, ha anticipato i tempi, riunendo ieri pomeriggio in un hotel cittadino quanti nel centrosinistra barese non intendo perdere ulteriormente tempo per discutere del futuro della città, dopo i dieci anni di amministrazione Decaro. Infatti, è stato lo stesso Petruzzelli ha dichiarare, in un’intervista rilasciata all’edizione locale di un’importante testata giornalistica nazionale, che la sua iniziativa ha avuto come obiettivo quello di cominciare a parlare di “idee e programmi per il futuro della città”. Come a voler dire che finora il partito a cui è iscritto e la coalizione di cui è parte, per le amministrative baresi del 2024, si è occupata solo delle possibili alleanze e degli eventuali criteri di scelta del nome da individuare per la candidatura alla successione di Antonio Decaro, ma non di programmi e progetti da proporre agli elettori. Insomma, pare di capire che l’assessore Petruzzelli non ha dubbi sul fatto che, idee e programmi a parte, gli aspiranti alla candidatura a Primo cittadino nel centrosinistra debbano già farsi avanti, senza aspettare che si costituiscano alleanze e si stendano programmi, in base ai quali si dovrà scegliere (come è stato dichiarato finora da più parti) il nome da proporre agli elettori per il “dopo Decaro”, in base agli accordi. Ovvero con o senza primarie. In effetti, il passo avanti compiuto da Petruzzelli, che anche nell’intervista non fa mistero della sua aspirazione a candidarsi a sindaco, è sicuramente un invito a far chiarezza nel centrosinistra e, in particolare, nel Pd barese a quanti, come lui, aspirano a correre da candidato sindaco nel 2024, ma che però non hanno ancora dato con chiarezza la propria disponibilità a mettersi in gioco, perché sperano forse che siano le forze politiche presenti al tavolo del centrosinistra ad invitarli a scendere in campo. Una strategia, questa, che evidentemente complica il quadro politico, costringendo i partiti a trincerarsi dietro l’alibi della costruzione delle alleanze e dei programmi, quando in realtà si sa benissimo che senza del nome di chi dovrà, in caso di vittoria, attuare idee e progetti, oltre che tenere poi unita la maggioranza, qualsiasi programmazione politico-amministrativa a priori risulterebbe un’utopia. Infatti, un candidato sindaco scelto posteriormente al programma sarebbe ridotto, in caso dell’eventuale vittoria, a figura di semplice esecutore di ciò che altri hanno stabilito ed a cui è possibile che lo stesso candidato sindaco non sia stato neppure partecipe di tale programma. Quindi, meglio fare chiarezza subito e sciogliere il nodo principale di ogni consultazione amministrativa e di tutte le coalizioni, che è sicuramente quello dell’individuazione dal nome da candidare alla guida di ciascuna coalizione. Un “nodo” non facile da sciogliere soprattutto quando i Comuni chiamati al voto sono dei capoluoghi di provincia o regione, come nel caso di Foggia, Lecce e Bari, dove gli interessi politici in gioco non sono soltanto di livello locale, ma regionale e nazionale. E partendo da quest’ultima considerazione è difficile ritenere che i verti dei partiti nazionali, sia di centrodestra che di centrosinistra, per le amministrative del prossimo anno di Bari e Lecce, e del prossimo autunno a Foggia, non vogliano mettere “becco”. Infatti, è possibile che non lo dichiarino apertamente, se non invitati espressamente dai rispettivi vertici locali, ma ciò non toglie che da dietro le quinte tenteranno di intervenire, eccome se interverranno. Non a caso nel capoluogo pugliese, alcuni di coloro che aspirano a succedere a Decaro si sono già interfacciati con taluni esponenti nazionali, per tentare verosimilmente di farsi spianare la strada alla candidatura. L’auspicio è che lo facciano quanto prima, come l’assessore Petruzzelli, alla luce del sole anche nelle rispettive coalizioni. Un atto di coraggio che, in alcuni aspiranti sindaco, finora a Bari è mancato, ma che sicuramente sarebbe necessario ed indispensabile a semplificare il quadro politico interno ed esterno alle rispettive coalizioni. Ma – come è noto – la chiarezza in politica forse non è da tutti. E soprattutto se il sistema – come nel caso vigente – è prevalentemente verticistico, per le decisioni e le scelte.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 4 Agosto 2023