“Bari non deve temere, Procura e Giustizia sportiva faranno il loro corso”
Sono oramai giorni frenetici nel capoluogo barese dove tra le stanze del sindaco Decaro si stanno affacciando numerosi imprenditori, ma alla fine la spunterà chi manterrà fede pedissequamente ai paletti imposti dalla Federazione ed ai termini della scadenza per presentare l’iscrizione al prossimo campionato dilettantistico. Qualche giorno fa, tuttavia, è intervenuto telefonicamente l’avvocato Francesco De Martino, esperto di diritto sportivo, barese di nascita e residente da anni a Milano, spiegando ai microfoni di RadioSelenecosa potrebbe accadere: Il ricorso di Giancaspro? Se dovessero essere accolto non potrebbero coesistere la Fc Bari 1908 e il titolo sportivo in mano al sindaco Decaro. E’ ovvio che ci sono degli enormi se, ma se il discorso dovesse andare a buon fine verrebbe meno il principio in base al quale Decaro sta stabilendo a quale società assegnare il titolo, ovvero la mancata affiliazione del Bari al campionato di serie B. Affiliazione che oggi Giancaspro e la Fc Bari 1908non hanno: è inoltre evidente che se l’affiliazione dovesse esserci, delle due sarebbe possibile portare avanti una sola strada”. Noi l’abbiamo intervistato per chiedere ulteriori ragguagli in merito e sottoporgli altre domande:
In merito a quanto dichiarato ieri, può aggiungere qualcosa dato che c’è preoccupazione?
“Chiarisco subito che quanto detto è in riferimento alla normativa che si è venga a configurare nel caso in questione. Nulla vieta a che ci siano due o più squadre nella stessa città, ma tutto quello che sta succedendo è dovuto alla mancata iscrizione da parte del presidente Giancaspro. Pertanto, la Federazione ha rimesso il titolo sportivo nelle mani del Primo Cittadino con la possibilità di ricostruire la squadra della città con le modalità e nei tempi previsti espressamente previsti nelle norme federali”.
Come è possibile che nonostante tutto ciò che sta emergendo ai danni di Giancaspro ed il fallimento di una società con110 anni di storia come il Bari, questo personaggio sta tentando il tutto per tutto di recuperarla? Tra l’altro è di ieri un articolo edito da Repubblica dove si evince chiaramente che la Procura della Repubblica chiede la revoca del ruolo di presidente per paura che possano sparire dei soldi. Il suo pensiero?
“Se veritiera, sarebbe una notizia importante, oltre che preoccupante. E si andrebbe ad aggiungere a quanto ho letto di recente secondo cui qualcuno vicino all’ex patron al san Nicola sia stato fermato per controlli in quanto stavano recuperando dei beni indebitamente. La Giustizia, sportiva e non, tutto è fuorché sprovveduta. Se la Procura ha aperto una o più indagini è perché vuole vederci chiaro su quanto sia avvenuto, sui proventi e tutte le situazioni che si sono venute a creare negli ultimi anni. Non si fallisce in un giorno, per giunta a ridosso dell’iscrizione ai campionati: ci saranno stati problemi tali da portare a quello che è successo”.
Sempre su Radio Selene è intervenuto il presidente della serie C Nicola Gravina, originario della Puglia, ma che a domanda diretta sulla possibile iscrizione nella prossima serie C, ha detto che non ci sono possibilità. La sua posizione in merito?
“L’ultima decisione in merito, spetta sempre al Commissario straordinario, però il presidente Gravina ha espresso saggiamente la sua posizione. Se ci sono altre squadre in lista prima per meriti sportivi conquistati sul campo è lecito che sia così. Il Bari ripartirà dalla D, con una progettualità importante guidata da una cordata o da degli imprenditori seri che abbiano le garanzie per riscrivere la storia del Bari. Poi, ripeto non esistendo più il Lodo Petrucci se venisse concessa una deroga speciale Salva Bari, saremmo tutti più felici, però spetta alla Giustizia Sportiva l’ultima parola”.
Nelle ultime 24 ore i nomi più concreti che circolo sono quelli di Radrizzani-Napoli ed un imprenditore straniero che affiancherebbe l’attuale patron del Leeds United e l’imprenditore barese Napoli. Che idea si è fatto?
“Conosco personalmente Andrea Radrizzani. È un imprenditore di successo e, prima ancora di questo, un ragazzo estremamente intelligente. Insomma, non è il tipo che cerca pubblicità e visibilità. Anzi, è una persona discreta. Se ha manifestato interesse a rilevare il Bari avrà avuto le sue ragioni. Ma non solo, avrà avuto ancor di più le sue ragioni se poi non ha voluto concretizzare la trattativa”.
Il suo Bari preferito o degli ex giocatori che ha conosciuto.
“Ne potrei citare tanti, vado in ordine cronologico partendo dal Bari targato Platt, di Boban, quello di Joao Paolo, Cassano, Maiellaro e Monelli tanti ne potrei menzionare da Di Gennaro, al capocannoniere Protti che insieme a Tovalieri lanciarono l’esultanza del trenino. Gli anni con Fascetti e Regalia come direttore sportivo quando Bari era una realtà di prim’ordine, un serbatoio per grandi club ma che diceva la sua nel panorama che contava. Ma anche negli anni di Conte, Ventura dopo si è assistito ad un calcio spumeggiante. Ma anche il Bari della meravigliosa stagione fallimentare ha emozionato . Ne ho conosciuti tanti di giocatori e uno su tutti, Vitaly Kutuzov mi è rimasto impresso: eravamo in Bielorussia, in un altro contesto e situazione ma quando mi parlò del Bari gli si illuminarono gli occhi. Era quasi emozionato nel raccontarmi il suo Bari, la città, la squadra, i tifosi. Mi auguro di cuore che Bari possa ritornare se non a quei fasti, ma per lo meno ricostituirsi e ripartire con un’organizzazione solida regalando alla città e tifoseria le meritate soddisfazioni”.
Marco Iusco
Pubblicato il 27 Luglio 2018