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Bari, ritrovare la potenza e la qualità negli ultimi metri

Solo quattro gol nelle ultime cinque partite e l’ultimo su azione di un attaccante risale alla settima giornata contro il Brescia

Meno di quattro giorni la sfida con il Benevento che potrebbe rappresentare anche un crocevia per il resto della stagione, con il Genoa che affronterà la Reggina nell’anticipo del venerdì ed il Cagliari dovrà vedersela con il prossimo avversario del Bari il Sudtirol; tutti scontri diretti dove soltanto se il Bari dovesse centrare i tre punti metterebbe pressione alle sue avversarie ed andrebbe a giocarsela il lunedì dell’Angelo contro la formazione altoatesina, nel migliore dei modi. Un Bari però che deve tornare ad alzare l’asticella e soprattutto al gol, possibilmente con i suoi attaccanti perché l’ultima volta su azione è avvenuta alla settima giornata, in particolar modo al minuto 93’ con il Brescia e da parte di Schiedler in trasferta. Proprio quest’ultimo non ha brillato ed è mancato di lucidità nell’ultima gara disputata contro la Ternana, il suo bottino in diciotto presenze con tre gol, di cui due al Brescia tra andata e ritorno ed uno al Cittadella, ma anche due assist. L’ultimo gol ma su rigore di un attaccante è avvenuto contro l’Ascoli da parte di Cheddira che in questa sosta è stato impegnato con la nazionale marocchina, ma rientrerà stanchezza a parte galvanizzato dall’ottimo contributo fornito. Dalla voglia del gol di Cheddira, raggiunto in testa alla classifica da Lapadula dal Cagliari, servirà la qualità di Mirco Antenucci, autore di sette gol e due assist ed a parte in un paio di occasioni, il suo contributo in venticinque gare disputate è sempre stato importante e sarebbe un peccato lasciarlo in panchina nella prossima gara. Lo stesso numero sette due giorni fa ai microf0oni di TeleBari aveva detto anche a riguardo della sua età e possibile rinnovo perché va in scadenza: “L’anagrafe non si discute per le valutazioni sono sempre relative al campo. Ho sempre lavorato per farmi trovare pronto e mi sento bene. Ci stiamo togliendo belle soddisfazioni e con Di Cesare sta un’amicizia che ci lega dai tempi del Torino. Il futuro? Penso al campionato e sono concentrato sul campo ma la società sa come la penso e le valutazioni si faranno alla fine”. Ben cinquantasette le reti di Antenucci nei campionati disputati con la maglia del Bari, il secondo miglior marcatore di sempre ancora in grande forma e con tante frecce da sparare, non sfruttarlo sino alla fine della stagione ed ancora, se ne avrà forza come sta dimostrando, sarebbe davvero un peccato ed assist per le avversarie. Sono a disposizione anche Esposito, sin qui due gol e pochi scampoli di presenze, a volte come nell’ultima partita non con il giusto approccio, ma ci saranno anche Ceter, tornato a disposizione, il giovane Gregorio Morachioli ed eventualmente se lo si vuole considerare come punta aggiunta per prestanza fisica, Folorunsho, devastante da metà campo in su e che nasce come mezzala, ma il quale difficilmente potrebbe essere schierato già dal primo minuto. A questo Bari d’attacco capace comunque di segnare 45 reti, solo tre in meno del migliore attacco del campionato. A centrocampo e che giocano con qualità anche in fase offensiva ci sono Ruben Botta ed il barese, Nicola Bellomo, con quest’ultimo che ha messo a referto gli stessi gol del numero dieci argentino ed un assist giocando ben 610 minuti meno. Ma al di là dei numeri il Bari potrà arrivare in fondo al traguardo, sia passando attraverso i playoff, ad oggi più realistico, o tramite la promozione diretta a scapito del Genoa, quella compattezza che ha sempre dimostrato talvolta anche non brillando ma centrando la piena posta in palio come è avvenuto contro il Cagliari e Venezia in trasferta, ad Ascoli di recente sempre in gare esterne ma anche quando ha pareggiato in casa al ritorno contro Cagliari sul fotofinish con la stessa capolista Frosinone ma in quell’occasione pareggiando a reti bianche. Conterà alla fine dei giochi, anche quel mezzo “punticino” conquistato in più, e più ancora di una classifica finale a fine del campionato regolare in caso di playoff, l’approccio famelico alla partita e quella voglia di vincere che ti differenzia da tutte le altre concorrenti al netto della posizione raggiunta. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.


Pubblicato il 29 Marzo 2023

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