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Bari sornione vince all’ultimo secondo con Mirko Antenucci per 1-2

Non si può essere sempre belli e vincere, ma nel calcio contano i risultati ed il pragmatismo, ancora prima del calcio champagne che spesso e volentieri viene soltanto ricordato come tale e raramente quelle squadre vengono ricordate per le vittorie. Il Bari di mister Giovanni Cornacchini nella terza giornata di campionato si riporta a ridosso delle primissime posizioni di campionato, con una vittoria ai danni di un buon Rieti. Squadra biancorossa che è partita con un inedito 3-5-2 e Raffaele Bianco come preannunciato anche da noi, titolare, mentre a supporto di Simeri ed Antenucci, c’era Terrani. Dopo neanche quindici minuti i biancorossi sono passati in vantaggio con Mirko Antenucci, ma l’arbitro ha ravvisato il fuorigioco. Al ’34 prima vera occasione di marca romana che su azione di Tirelli viene atterrato da Sabbione, fallo dubbio ma che viene concesso nonostante le proteste veementi di Valerio Di Cesare, anche ammonito nel corso della partita. Rigore trasformato da Marcheggiani che spiazza Gigi Frattali. Due minuti più tardi ci ha provato il polacco Kupisz del Bari, ma senza fortuna.

Nella ripresa altro Bari, altra formazione perché si ritorno all’antico, difesa a quattro, tre centrocampisti, un trequartista e due punte. Dentro tutta la batteria dei giocatori con più gamba ed attaccanti, da D’Ursi, a Floriano all’esterno Awua e Floriano e dentro anche Corsinelli. Il risultato, mosse azzeccate questa volta rispetto alla gara contro la Viterbese ed i più critici che attaccano il tecnico dai primi di Agosto dopo la vittoria di misura contro la Paganese, zittiti. Al ’66 ci ha provato Eugenio D’Ursi ma il numero uno romano ha bloccato il tiro. Al settantaduesimo è stato il momento topico, perché Tirelli uno dei migliori in campo per il Rieti è stato espulso per un fallo pericoloso ai danni di Hamlili. Qualche minuto più tardi, per esattezza al ’78 è l’italo argentino Ferrari, nello stesso giorno che la Rossa di Maranello ha vinto a Monza, ha trafiggere Pegorin dopo un batti e ribatti nella loro area. Il Rieti che aveva retto per almeno sessanta minuti difendendo il vantaggio, va in confusione ed accusa il colpo. Troppa la differenza in campo, almeno sulla carta ed infatti l’ex Piacenza, Ferrari quasi a tempo scaduto ha conquistato un calcio di rigore, trasformato dall’implacabile Mirko Antenucci che nel giorno del suo compleanno, ha realizzato il suo terzo centro stagionale e consegnato i tre punti alla squadra di Cornacchini. Il Bari affronterà tra otto giorni nel posticipo la Reggina di Nicola Bellomo.

LA VOCE DEL TECNICO – Il tecnico Giovanni Cornacchini ai microf0oni di Radiobari, radio ufficiale dei biancorossi ha detto la sua: “Siamo solo all’inizio ma sono contento della prestazione e del risultato. Non abbiamo subito in tiro in porta, basta vedere le statistiche. Abbiamo avuto la giusta reazione al gol. La soddisfazione del risultato supera in questo momento l’aver commesso degli errori. Abbiamo meritato la vittoria. I cambi? Hanno fatto tutti bene e la differenza. Tutti devono farsi trovare pronti in un campionato difficile come questo e con il lavoro supereremo le difficoltà”.

Tabellini RIETI – BARI 1-2

Rieti (3-5-2): Pegorin; Aquilanti, Gigli, Zanchi; Esposito (dal 19′ st Tiraferri), Palma, Zampa, Tirelli, Guiebre; Marcheggiani (dal 45′ st De Paoli), Beleck (dal 31′ st Marino). A disposizione: Addario, Lazzari, Granata, Sette, Bellopede, Del Regno, Poddie, De Sarlo, Bartolotta. Allenatore: Mariani.

Bari (3-5-2; nella ripresa prima 4-3-1-2 poi 4-2-4): Frattali; Sabbione, Di Cesare, Perrotta; Kupisz (dal 19′ st Ferrari), Hamlili (dal 28′ st Awua), Bianco, Terrani (dal 28′ st Floriano), Costa (dal 9′ st Corsinelli); Antenucci, Simeri (dal 9′ st D’Ursi). A disposizione: Marfella, Esposito, Neglia, Schiavone, Berra, Scavone. Allenatore: Cornacchini.

Reti: al 34′ pt Marcheggiani (rigore), al 33′ st Ferrari, al 49′ st Antenucci (rigore)

Ammonizioni: Zanchi, Terrani, Di Cesare, Esposito, Palma

Espulso al 27′ st Tirelli, rosso diretto

Recupero: nessuno nel primo tempo, 4 minuti nella ripresa

Marco Iusco


Pubblicato il 9 Settembre 2019

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