Cronaca

Bari tornerà finalmente ad essere una città più vivibile?

 

Approvato alcuni giorni fa dal Consiglio dei Ministri il decreto sulla sicurezza urbana, che prevede in sostanza più poteri ai sindaci con riferimento a questioni di decoro urbano e di ordine pubblico. Con questo decreto i primi cittadini potranno incidere in modo concreto sul controllo del territorio , avendo anche a disposizione una nuova “arma” : Il daspo amministrativo. Mutuato per certi versi da quello applicato nelle manifestazioni sportive, il provvedimento appena approvato prevede l’applicazione in capo al  responsabile  di reiterate violazioni in ambito territoriale  del divieto di frequentare alcune aree o zone cittadine. Il provvedimento potrebbe essere irrogato in danno di pusher,  prostitute ed accattoni. Il  decreto è stato  voluto dall’Anci, il cui presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari, si è detto particolarmente soddisfatto anche per il ruolo propositivo che ha avuto l’associazione nella stesura di queste nuove norme che rafforzano il potere d’ordinanza dei sindaci per il controllo dei centri urbani. Per linea di massima , in ambito politico nazionale il decreto in questione ha registrato  un giudizio positivo bipartisan . Dunque, si è ad una svolta,che offre strumenti concreti  per incentivare  la vivibilità e la  sicurezza urbana. Quanto, in ambito locale, a Bari ad esempio, queste nuove norme possono migliorare  l’intero contesto cittadino? La vivibilità della nostra città, anche in tema  di ordine pubblico, se non è ai minimi termini, poco ci manca : le classifiche nazionali relegano Bari , ormai da anni, agli ultimi posti in graduatoria. Con questo nuovo provvedimento i cittadini riusciranno finalmente a vedere “risorgere” la loro città?  Riuscirà finalmente Decaro, che ora non ha più attenuanti, a restituire maggiore sicurezza ai baresi? Sarebbe interessante , in un immediato futuro, vedere come agirà ad esempio il primo cittadino barese, dovendo contrastare e debellare l’ignobile mercimonio che avviene sulle strade e nei rioni periferici della città, teatro dello sfruttamento di centinaia di squillo, in prevalenza straniere,ostaggio di organizzazioni criminali che le costringono a mettere in vendita il proprio corpo e  soprattutto a calpestare  la loro dignità di donne. Il nostro quotidiano ,inutile ribadirlo per l’ennesima volta, da anni denuncia queste nefandezze a cielo aperto, senza che finora gli amministratori locali siano mai riusciti, anche per indolenza e menefreghismo, a tentare se non altro di arginare il  fenomeno della prostituzione per strada. Come agirà adesso Decaro? Ribadirà l’intervento della sua immaginifica “rete sociale”, del tutto improduttiva anche in considerazione del numero crescente di prostitute sul nostro territorio ,oppure agirà in modo finalmente risolutivo con i nuovi strumenti che la legge gli mette a disposizione? Ribadiamo, oggi il sindaco di Bari non ha  più attenuanti, ed è ora di passare all’azione  anche per  un altra atavica piaga cittadina, mai risolta benchè ripetutamente denunciata anche da questo giornale,relativa  alla pratica dell’accattonaggio , quello dei minori in particolare, nel centro cittadino.  Vedremo finalmente  intervenire anche la solerte polizia municipale ,quasi sempre impegnata essenzialmente (stanno alle innumerevoli lamentele pervenuteci) a multare solo   gli automobilisti per far cassa? Vedremo finalmente ,dopo decenni di inerzia  e di armi legali spuntate,sottoposto a provvedimenti qualche manesco posteggiatore abusivo  già pluricondannato per minacce agli automobilisti,  dai quali pretende con fare aggressivo il classico “caffè”? Vedremo finalmente  qualche imbrattatore seriale di muri, quelli universitari in particolare, punito in modo esemplare?  Riuscirà il primo cittadino barese a far finalmente risvegliare  la città, che è attualmente in coma profondo? Forza Decaro, non ci deluda, altrimenti  nel prossimo decreto governativo, per far entrare Bari nella hit delle città più ricche d’Italia, si dovrebbe proporre la possibilità di trasformare in Pil tutte le auliche  chiacchiere senza costrutto.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 14 Febbraio 2017

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