Primo Piano

“Basta coi ricatti sulla Formazione Professionale”

Sulla crisi permanente del settore formazione professionale alla Regione Puglia, dopo le polemiche roventi di questi giorni sulle centinaia di licenziamenti minacciati dagli enti storici-dissestati, il Consigliere Regionale (Popolo delle Libertà) Pietro Iurlaro, ha rivolto un’interrogazione al Presidente della Regione Vendola e all´Assessore alla Formazione Professionale, Alba Sasso. Il consigliere di Minoranza è partito dalla recente circolare (n. 0018214 del 16 giugno) inviata alle province pugliesi con la quale dispone di non concedere proroghe alle convenzioni con gli enti della formazione professionale per quanto riguarda le attività poste in essere con le province stesse. Ebbene, per effetto della stessa circolare, a parere di Iurlaro, si riscontra la grande disponibilità finanziaria, riservata alla Formazione Professionale, riveniente dai finanziamenti comunitari già previsti dal Por 2007/2013. Tutti denari freschi che però, a quanto pare, non sono stati ancora utilizzati a favore degli operatori sull’orlo del baratro dei licenziamenti. Gli enti della formazione professionale difatti, in assenza di proroghe di convenzioni, non potranno effettuare il relativo monitoraggio delle spese e , conseguentemente, gli enti saranno costretti a chiudere e a licenziare tutti i dipendenti. Cio’ che colpisce dunque, a parte la evidente paralisi dell´attività della formazione professionale, e’ proprio il grido di dolore lanciato dagli operatori della formazione professionale in cassa integrazione e in procinto di essere licenziati (circa 500 famiglie in condizioni disagiate. Inutile dire che tutto questo si scontra frontalmente con un governo che si vanta di combattere la precarizzazione e invece la genera, decretando addirittura lo stato di crisi del settore, per incapacità di attuare quanto esso stesso predispone. Ecco perché Pietro Iurlaro nella sua interrogazione ha chiesto agli amministratori della cosiddetta ‘Puglia migliore’ di sapere quali iniziative urgenti intendono assumere per risolvere la paralisi dell´attività della formazione professionale, ma soprattutto quali iniziative intendono adottare per collocare gli operatori della F.P. dopo il 30 giugno, considerata la scadenza della Cassa Integrazione. Chiedere la revoca della circolare della Regione Puglia n. 0018214 e autorizzare le province pugliesi a concedere a richiesta degli enti le proroghe alle convenzioni per sanare il contenzioso in atto con gli Enti storici a cui, per decenni, ha affidato l´attività di formazione e personale sarebbe il minimo. Non senza provvedere a collocare ogni operatore non occupabile nel sistema diretto alla Formazione, presso i centri per l´impiego delle sei province, ma anche questo, come gli altri provvedimenti, toccano alla giunta regionale guidata da Nichi Vndola e Alba Sasso. “Non è certo da ieri che la Regione Puglia sta affrontando le questioni degli Enti di formazione professionale e soprattutto dei lavoratori degli Enti stessi”, la pronta replica dell’assessora alla Fp. Già lo scorso anno, difatti, fu emanata una legge regionale per permettere a Enti con pesanti ed estese situazioni debitorie, che si trascinano da oltre un decennio nei confronti di una Regione che non ha mai smesso di sostenerli, di rateizzare il dovuto. La Sasso ha anche ricordato che sta lavorando la task-force sull´occupazione della Regione per affrontare i problemi degli operatori, prevedendo anche la possibilità di un esodo incentivato, per una parte degli stessi. E contemporaneamente è stata fatta scorrere la graduatoria dei formatori da destinare ai Centri per l´Impiego. E pur in presenza di pesanti limitazioni alla spesa per il patto di stabilità, alla Regione ci si sta adoperando per sbloccare i pagamenti per tutti gli enti di formazione. Ovviamente laddove ci siano rendicontazioni e regolarità contributive. Ma non è finita. Il Consiglio regionale, che ha dedicato i due terzi della manovra proprio per i lavoratori, ha deliberato due misure importanti per i lavoratori della FP: lo stanziamento di un milione come quota parte regionale di incentivo al pensionamento e una misura relativa alla cessione dei crediti degli enti ai lavoratori. “Sono io ad essere costernata dai toni del comunicato delle Acli e di chi parla d’immobilismo della Regione. E mi pare incomprensibile veramente che si accusi di irresponsabilità il comportamento della Regione. Irresponsabile è l´atteggiamento di chi sa bene di aver suggerito un emendamento improponibile , sapendo che quei soldi non erano disponibili e che comunque non sarebbero mai arrivati ai lavoratori degli enti. E irresponsabile è l´atteggiamento di chi nasconde le proprie responsabilità, additando sempre e solo le responsabilità di altri. E irresponsabile è chi usa i lavoratori come arma di ricatto. Noi ci occuperemo di questi lavoratori –ha concluso Alba Sasso- e nel frattempo ci stiamo anche occupando della riforma della formazione professionale a partire dalla affidabilità degli Enti e dalla qualità e l´efficacia della formazione per i giovani e per i lavoratori di questa Regione. Vogliamo operare, ma basta con i ricatti”.
Antonio De Luigi
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 1 Luglio 2011

Articoli Correlati

Back to top button