Basta la prima mareggiata sul nuovo lungomare e addio ciottoli e spiaggia
C’era una volta ora non più…trent’anni di attesa per un nuovo lungomare sulla costa di San Girolamo (non ancora completato) e dopo lunghi e costosi studi sulle correnti, studi di fattibilità, perizie, controperizie e varianti, è bastata una mareggiata più seria del solito per vedere le onde a ridosso dei nuovi camminamenti. Le onde, infatti, sono arrivate praticamente sul calpestio del meraviglioso e tanto decantato ‘waterfront’ barese, facendo scomparire i ciottoli dal bagnasciuga che un Adriatico più imbronciato del solito, ovviamente, non ha risparmiato. Non bisogna essere maghi delle maree e mareggiate per capire che, con buona probabilità, è stata la barriera frangiflutti fin troppo bassa a non proteggere a dovere la costa appena rinata. Aspettando in ogni caso il responso dei soliti esperti, sono trascorsi poco più di due mesi da quando sembrava quasi fatta. E cioè da quando – ai primi di agosto scorso – l’assessore municipale ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso si recava sul cantiere del nuovo lungomare a nord di Bari per verificare (di persona) il corso dei lavori. Peccato, perché il cantiere proprio ad agosto è rimasto sempre aperto e in movimento, salvo i giorni festivi, con gli operai al lavoro senza sosta. Galasso ha parlato di un “fronte di costa che finalmente comincia ad assumere il suo nuovo volto”? Beh, a parte la battigia rimangiata in poche settimane dalle onde, non si possono cancellare anni di ritardi, il verde praticamente inesistente, la spiaggia pericolosa e mai messa in sicurezza, neanche dopo alcune denunce di qualche consigliere di Minoranza, con la spiaggia di ciottoli praticamente dimezzata rispetto a promesse mai mantenute. Con i bagni chimici ancora provvisori che deturpano il paesaggio naturale insieme all’ecomostro della Piazza, la totale assenza di impianti di videosorveglianza e di un presidio della Polizia locale, come ha rimproverato spesso Irma Melini, consigliera molto attenta al cantiere per il nuovo lungomare di San Girolamo. E mentre il mare divora ciò che frettolosamente si cerca di addomesticare in natura sul lungomare più lungo d’Italia, resta il <<pasticcio>> della viabilità a Fesca – San Girolamo con le vie dove non passano le ambulanze, mettendo seriamente a rischio la vita di anziani e cardiopatici (parliamo di Trav. XIV via Leoncavallo, tanto per non restare sul vago, invitando amministratori e tecnici comunali un po’ troppo distratti a fare un bel cerchio sulla mappa del quartiere…). A questo punto sarà bene ripensare ai sopralluoghi per verificare l’andamento degli interventi che l’estate passata si intensificarono dopo l’approvazione della perizia di variante relativa alla dimensione dei ciottoli. In quei caldi giorni di luglio e agosto, infatti, l’azienda incaricata fu alle prese con il “rinascimento” della spiaggia a nord della piazza sul mare, che venne ultimata a primavera. A seguire, lavori in tutta fretta verso la spiaggia più a sud, ampia più del doppio rispetto alla prima. Il completamento della spiaggia in ciottoli a nord ha consentito di riprendere i lavori di realizzazione della pavimentazione in masselli autobloccanti e della pista ciclabile, operazione che fu sospesa appena un paio di mesi or sono per lasciare libero il passaggio dei camion impegnati con il trasporto dei ciottoli. Tanto lavoro per niente…
Francesco De Martino
Pubblicato il 29 Novembre 2018