Cronaca

Beffa reddito di cittadinanza: fa salire l’Isee, a rischio gli altri sostegni

RdC, ovvero “Recupero di Ciò ch’è dato”, altro che Reddito di Cittadinanza: potrebbe partire con questa battuta sull’acronimo che racchiude l’aiuto di uno Stato che, a quanto pare, con una mano dà e con l’altra si riprende. Motivo? Chi ha percepito il Reddito di Cittadinanza nei primi mesi di quest’anno, ha ritrovato l’amarissima sorpresa d’un assegno mensile più leggero, per di più senza aver ricevuto alcun preavviso. Bella roba. E così sono stati tanti, anzi tantissimi i cittadini baresi maggiormente bisognosi che, dopo aver percepito nel 2020 quanto promesso a seconda dei criteri stabiliti ‘ex lege’, hanno visto l’indennità di Reddito di cittadinanza ridotta. Insomma, parrebbe che, essendo stato conteggiato dal sistema dell’Inps come normale reddito quanto percepito l’anno scorso con il Reddito di Cittadinanza, il sistema che calcola l’Isee automaticamente ha conteggiato alla voce ‘trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari’ gli emolumenti riconducibili, appunto, al Reddito percepito nel 2019. Motivo per cui è salito il reddito del nucleo familiare calcolato nel nuovo modello Isee 2021, motivo per cui c’è stato chi s’è ritrovato improvvisamente con tagli anche di 2/300 euro al mese. Un brutto, bruttissimo colpo in tempi di Covid, anzi, come ha già scritto qualche sito Internet, “”impatto sarebbe devastante”” per tante famiglie indigenti. Non solo con riferimento al Reddito di cittadinanza, ma anche ad altri provvedimenti di sostegno, tanto che dopo aver scoperto allo sportello delle Poste il taglio imprevisto della solita ricarica, sono stati in molti i baresi che hanno deciso di interpellare l’Inps, pensando a un errore. E così i percettori muniti del prezioso tesserino giallo, che ai più serve per fare la spesa al supermercato, si sono ritrovati costretti a rivedere  l’elenco dei generi da acquistare mensilmente, per il necessario sostentamento. <<Non sarebbe comprensibile se il governo concedesse un aiuto economico e poi, per effetto dell’aiuto stesso, penalizzasse chi ne ha beneficiato. Nel mio caso per un anno e mezzo grazie al Reddito di Cittadinanza>>, s’inalbera Maria, casalinga ultracinquantenne divorziata e senz’altri redditi se non il mantenimento dell’ex marito. Che adesso chiede chiarimenti all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. <<Sì, certo, a questo punto, dopo che mi hanno tolto senza preavviso duecento auro tondi al mese dalla ricarica del Reddito, è necessario che l’Inps faccia chiarezza e al più presto>>. Nel frattempo, chi a Bari s’è recato dopo il solito appuntamento telefonico causa Coronavirus presso gli uffici del lungomare Nazario Sauro, è rimasto ancora più dubbioso e spaesato di prima, dopo le risposte dell’Inps. “”Noi siamo semplici erogatori del sussidio, è lo Stato che decide per legge””. Sarà vero? Non sarà per caso il solito, maledetto scaricabarile di chi, come detto all’inizio descrivendo l’italico vizietto, con una mano concede e con l’altra riprende quanto dato? La rabbia dei percettori RdC sale ogni giorno di più, anche perchè pure sul rinnovo del sussidio girano voci contraddittorie, che naturalmente si prestano a interpretazioni varie: ci sarà ancora per due anni, o sarà valido fino a fine 2021? Non si sa e chi non può permettresi commercialisti o consulenti del lavoro per avere spiegazioni, conviene stare sempre attenti, magari incollati alla tv perché oltre alla beffa della riduzione del reddito, si rischia una bella sanzione per aver omesso informazioni al momento della presentazione della domanda che ha comportato la riduzione. Siamo alle solite…

Francesco De Martino


Pubblicato il 26 Marzo 2021

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio