Bianco: “Una vittoria che ci dia slancio, per diventare ancora più squadra”
Nella conferenza stampa, organizzata dalla Ssc Bari di ieri, ha parlato il centrocampista Raffaele Bianco, partendo proprio dalla sua prima rete in biancorosso, in 74 presenze in campionato e 4 in Coppa Italia. Bianco ha detto: “Dodici giorno di ritiro, ci sono delle privazioni, non è stato punitivo ma non fa piacere ovviamente. Sarei corso verso la panchina al gol, ma non ho potuto e mi sono abbracciato con Di Cesare e gli altri compagni vicini. L’urlo è stato una liberazione, non essendo un goleador, l’ho vissuta così”. Il mediano nella sua carriera ha realizzato ben sette gol con il Carpi, mentre gli altri con la Juventus, Piacenza, Spezia e Perugia ed infine il suo Bari, per un totale di dodici reti. Ma l’obiettivo e la testa naturalmente sono vincere i playoff, anche se prima restano cinque impegni in campionato per consolidare la terza posizione e provare di agguantare il secondo posto: “Queste cinque partite devono essere il preludio ad un grande playoff. Arrivarci dopo cinque vittorie vuol dire avere uno slancio diverso. Ho vinto i playoff con il Carpi, non ricordo se da quarto o quinto in classifica, ma quelle partite si giocano su equilibri sottili ed anche in tale ottica un miglior piazzamento fa la differenza. Intanto ci sono queste cinque partite da vincere e da giocare da squadra matura e squadra vera. Sfruttiamo queste cinque partite per compattarci di più”. Prima della vittoria contro la Paganese per 2- con reti di Bianco e D’Ursi, il Bari era reduce da tre sconfitte in quattro gare ed una squadra incapace di reagire dopo lo schiaffo: “La striscia che abbiamo passato di risultati poco felici ed il conseguente ritiro ci ha messo di fronte alla realtà. Non siamo del tutto fuori da un momento negativo, possiamo vincere o perdere contro chiunque e così però non si vincono i campionati e nemmeno i playoff. Dobbiamo cambiare registro e dare l’impressione di essere solidi, forti, di subire pochissimo. Lo scorso anno si subiva poco, si creava un po’ meno, ma davamo quell’impressione diversa. Quest’anno è venuto a mancare il concetto. Con Carrera stiamo cercando il giusto assetto, vogliamo diventare una squadra solida. A Terni, potevamo chiuderla sul 3-0, poi abbiamo preso un episodio contrario e abbiamo perso. La chiave è questa: sfruttare questo finale per trovare il giusto compromesso tra equilibrio, forza e compattezza”. Incalzato anche sulla mancanza di personalità della squadra, Raffaele Bianco ha detto la sua: “Bisogna capire innanzitutto cosa sia la personalità. Il modo di dominare la partita, di imporsi? Io credo che questa squadra abbia tanti calciatori in tal senso di personalità, ognuno a modo suo, chi più chi meno, ma c’è. Manca la gente sugli spalti, in grado di applaudirti per una giocata o gol, e di caricarti in qualche modo ad un fischio. Però affermare che la squadra non abbia personalità credo sia un concetto non giusto. Noi viviamo di risultati, è questa la verità, e da lì dipendono poi molti giudizi”. Su possibile e paventato stop al campionato che potrebbe essere varato dalla Lega Pro, dopo il primo Aprile, il centrocampista numero cinque ha detto: “Non ero a conoscenza. Qualora dovesse verificarsi la cosa che auspichiamo è di recuperare a pieno qualcuno che ora manca, e portare nella condizione migliore altri calciatori. Ci adeguiamo a quello che succederà. La settimana scorsa per la prima volta abbiamo lavorato una settimana intera con il mister, questo sicuramente ti aiuta e consente di scendere meglio in campo la domenica e conoscere sempre più le idee del tecnico. Giocare ogni tre giorni non è facile, ma fermarci può essere un’occasione per amalgamarci e recuperare energie”. Sui troppi cartellini, a Catania è toccato anche a lui il rosso, seppur per doppia ammonizione, l’ex Juventus ha risposto con schiettezza e grande umiltà: “I risultati non buoni ed il non riuscire ed il non esprimersi come dovremmo, incide sul nervosismo della squadra, in generale. Questo non deve più succedere, e chiedo scusa anche io, per quanto successo con il Catania dove sono stato espulso per doppia ammonizione, ma abbiamo pagato e scontato tra squalifica e multa. Adesso può essere penalizzante e dobbiamo stare attenti”. In chiusura della conferenza, l’Ufficio Stampa del Bari, ha dedicato ed omaggiato di un pensiero affettuoso il compianto portiere, Franco Mancini, a nove anni della sua scomparsa, il 30 gennaio 2012. (Ph. Tess Lapedota)
Marco Iusco
Pubblicato il 31 Marzo 2021