Cronaca

Biblioteca del Consiglio: “Precari da quindici anni perché non hanno tessere di partito”

“Dopo i dipendenti degli assessorati, la Regione Puglia sta per stabilizzare altri venti lavoratori del Teatro Pubblico Pugliese e si appresta a fare lo stesso con quelli degli altri enti collegati. Si tratta di personale entrato in quegli uffici senza concorso, ma solo per curriculum e per le solite e impolverate logiche di appartenenza politica. Un’operazione che suona ancora una volta come una beffa nei confronti di tutti i giovani disoccupati pugliesi e ancor più nei confronti di altri lavoratori che ricadono sotto il controllo della Regione, come quelli occupati nel servizio sanitario regionale e presso la Biblioteca del Consiglio”, il lungo preambolo del consigliere di Forza Italia, Ignazio Zullo, per arrivare ad occuparsi dei dipendenti della Biblioteca Regionale pugliese di via Capruzzi, abbandonati a se stessi. Infatti della sorte di una decina di dipendenti della cooperativa che cura il funzionamento della Biblioteca – aggiunge ancora Zullo – che a settembre vedranno scadere il loro contratto con l’ente, a Vendola non interessa. Più giusto, invece, che Introna, presidente del consiglio e responsabile del servizio biblioteca, “,,,abbia uno scatto di orgoglio e sappia imporre a Vendola scelte coerenti”. Per il consigliere pugliese azzurro si tratta di personale qualificato, che da circa quindici anni permette il funzionamento della “Teca del Mediterraneo”, a servizio di una sinistra che ha sempre decantato la centralità della cultura. “Per loro, chissà secondo quale criterio, il diritto alla stabilizzazione non è previsto dalla sinistra che a chiacchiere esalta il valore della cultura e nei fatti lo ostacola. E così –spiega ancora Zullo- dopo essere cresciute professionalmente e come persone prestando la loro opera alla Regione, fra pochi mesi rischiano di ritrovarsi senza lavoro e la Regione senza cultura”. Ma non basta. È chiaro che l’apporto elettorale del Teatro Pubblico Pugliese o di Apulia Film Commission ad Emiliano non sia paragonabile a quello di pochi dipendenti della Biblioteca. La questione, poi, del danno erariale è la solita scusa per giustificare l’assunzione degli amici, perché la Giunta di danni ne ha fatti parecchi… senza parlare poi, della mancata stabilizzazione del personale sanitario, di cui non serve spiegare l’utilità giacché si tratta di personale formato e specializzato che concorre ad erogare un servizio primario ai cittadini. Un’ennesima conferma a quanto sosteniamo, sui ‘figli e figliastri’ della sinistra – conclude Zullo – con disparità di trattamento ingiustificate ed operate da chi sbandierava lo slogan del ‘precari mai’, valido per pochi eletti e non per tutti i cittadini”. In attesa dell’evolversi della situazione nell’operazione stabilizzazione dei precari alla Regione Puglia, materia caldissima in questi ultimi giorni dell’anno e in vista delle elezioni 2015, bisogna sapere che in effetti la Biblioteca del Consiglio Regionale è stata istituita negli anni Settanta, allo scopo di rispondere alle esigenze di documentazione del Consiglio Regionale pugliese. Riorganizzata nel 1994, ha fatto passi da gigante nei campi della comunicazione e diffusione culturale, offrendo i propri servizi anche al pubblico esterno. Il logo della Teca – che finalmente s’è decisa a intensificare i controlli di chi entra ed esce da via Giulio petroni, ingaggiando perfino una guardia giurata che vigila attentamente i locali interni – rappresenta uno spazio irrinunciabile per la collettività con i suoi quotidiani a disposizione di tutti, al motto “la conoscenza accresce le capacità” e vale anche la pensa sapere che essa è dotata di un patrimonio di circa 35mila documenti (monografie, periodici, banche dati e video) per arricchire, come si legge sul suo sito, “…il benessere sociale e a migliorare le abilità e le capacità delle persone attraverso l’accesso alla cultura, ai documenti, alle informazioni”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 18 Dicembre 2014

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