“Biblioteche aperte” per tre quartieri di Bari
Nasce il progetto “Biblioteche aperte” promosso dalla Commissione Cultura della V Circoscrizione. Si tratta di un’iniziativa sperimentale, che in futuro potrebbe coinvolgere anche altre zone del territorio barese. Per il momento, i quartieri interessati sono Japigia, Torre a Mare e San Giorgio, che nel mese di gennaio potranno avere a loro disposizione delle biblioteche all’aperto, fruibili dunque 24 ore su 24 in determinati luoghi di aggregazione. Ne potranno usufruire tutti i cittadini, associazioni ed esercizi commerciali legati al mondo dell’istruzione. L’Arena Giardino a Japigia, Piazza del Municipio o Piazza Vittorio Veneto a Torre a Mare e, molto probabilmente, il cortile della parrocchia Madonna della Stella nel quartiere di San Giorgio. “Si tratta di un progetto che si ispira al book crossing, la pratica diffusa nel Nord Italia e soprattutto all’estero che consiste nel lasciare un libro in un luogo della città per offrire ad altri la possibilità di leggerlo. Noi – ha spiegato Lorenzo Leonetti, presidente della Commissione Cultura della V Circoscrizione – abbiamo apportato qualche modifica, disponendo degli scaffali nei luoghi sopra citati, da cui ognuno può prendere il libo che desidera, senza avere il dovere di restituirlo. Allo stesso tempo, chiunque può lasciare libri sugli stessi scaffali”. Nessuna iscrizione, nessun vincolo, nessun orario. La libera circolazione della cultura partirà dal mese di gennaio, la tempistica è strettamente legata a problematiche di tipo burocratico. Gli obiettivi che l’iniziativa si pone, riguardano l’istituzione di nuovi punti di aggregazione sociale sul territorio cittadino; la diffusione del piacere della lettura; l’attivazione di nuove iniziative a costo zero per sopperire ai tagli che l’area culturale e quella sportiva hanno dovuto subire nell’ultimo anno e soprattutto il riciclo del materiale cartaceo per il rispetto dell’ambiente. “Abbiamo dato la nostra piena disponibilità al progetto – ha dichiarato Gianfranco Grandaliano, presidente Amiu di Bari – poiché si tratta di un’iniziativa legata alla produzione e alla raccolta dei rifiuti. Troppo spesso i libri vengono gettati ovunque, in tal modo si ridurrà lo spreco e l’inquinamento ambientale. Per la realizzazione dei prossimi scaffali-armadio, pensiamo di utilizzare dei materiali riciclati, proprio per dare ai cittadini baresi un segnale positivo”. Purtroppo, i libri gettati nei cassonetti dell’indifferenziato non possono essere più recuperati, mentre quelli che vengono gettati nel cassonetto della carta in seguito possono essere riciclati. Ma sono soprattutto i libri recuperati con la raccolta a domicilio, che vengono poi riutilizzati nelle scuole. “Abbiamo ascoltato i cittadini – ha dichiarato Filomena Mastromarino, consigliera della Commissione Cultura della V Circoscrizione – Molti di loro, infatti, non si possono permettere di acquistare libri, mentre altri non sanno cosa farsene. Così abbiamo pensato di rispondere alle varie esigenze dei cittadini, decidendo anche di coinvolgere l’Amiu nel nostro progetto, poiché abbiamo notato la sensibilità che contraddistingue l’azienda. Inoltre, all’Ecocentro di Japigia di proprietà dell’Amiu, ogni giorno arrivano tante persone con numerosi libri di cui non sanno cosa farsene. Tutto questo ci ha spinto a realizzare il progetto Biblioteche aperte”. All’iniziativa collabora anche l’associazione “Donne in corriera…visite alle cantine dei libri”, un’esperta del settore che sin da subito ha preso parte al progetto, mettendo a disposizione un gran numero di libri. Ora tutto è nelle mani dei cittadini baresi, verso i quali si continua ad avere fiducia, nella speranza che non distruggano quanto di buono si cerca di costruire in questa città.
Nicole Cascione
Pubblicato il 20 Dicembre 2012