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Bifest, un fiume di soldi pubblici: perché i bilanci sono nel cassetto?

Il Presidente della regione Puglia Emiliano si congratula della nomina di Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma affidata a Felice Laudadio, già direttore artistico del Bif&st di Bari? Puntuale sull’International Film festival si riversano nuovamente ombre, sospetti e pochissime luci. A far scattare nuovamente l’occhio di bue su nomine, incarichi ma soprattutto costi del rinomato festival barese ci pensa la consigliera regionale Antonella Laricchia: “Un incarico certamente meritato e meritevole quello di Laudadio degli “auguri affettuosi di tutti i pugliesi”, noi compresi, che restiamo ancora in attesa di ricevere dal Presidente Emiliano, dal 23 febbraio scorso, i bilanci del Bif&st, la cui trasparenza non può essere sancita da qualche riga di attestazione riferita circa nove mesi dopo (un parto praticamente) dall’assessore Capone durante un Consiglio Regionale nell’ottobre scorso. Un consiglio in cui la stessa Capone prometteva di inviarcene copia al più presto; ma sono rimasti vani anche i successivi solleciti tramite e-mail. Cosa c’è da nascondere sui bilanci del Bif&st?”. E allora, cosa c’è da nascondere nel bilancio del Bifest barese? Sul sito ufficiale si può fare qualche conto: la settima edizione (e mezza) del Bif&st-Bari International Film Festival ha fatto registrare i seguenti dati: 75.000 spettatori (2.000 in più della precedente edizione) partecipanti a 290 eventi fra proiezioni, lezioni di cinema, conversazioni e master classes, incontri, conferenze stampa, focus svoltisi negli otto giorni del festival, dal 2 al 9 aprile 2016. Gli ospiti sono stati 397, di cui 300 ospiti cinema, fra i quali 55 registi e 62 fra attrici e attori, 35 giornalisti stranieri e 41 inviati della stampa italiana, oltre ad un numero imprecisato ma massiccio di giornalisti della stampa pugliese. Così come imprecisato è il numero relativo al pubblico che ha visitato le tre mostre allestire in Piazza del Ferrarese, nel foyer del Teatro Margherita e nell’ex Palazzo delle Poste. Il festival – promosso dalla Regione Puglia, soggetto attuatore l’Apulia Film Commission, sostenuto con fondi P.O.R. Puglia 2014-2020, asse VI, obiettivo tematico 6.7 – ha avuto un costo lordo di 1.100.000 euro cui si sono aggiunti 70.000 euro messi a disposizione dal Consiglio di Gestione SIAE per l’organizzazione del Tributo dedicato al presidente del Bif&st, Ettore Scola, tributo altrimenti irrealizzabile. E’ bene anche sapere che stampa scritta e televisione hanno segnalato in crescendo la straordinaria partecipazione di pubblico a tutte le attività del festival. Ma i più sbalorditi per questo straordinario successo sono stati i tantissimi registi e attori che hanno preso parte ai vari eventi, in particolare quelli che hanno visti protagonisti Liliana Cavani, Francesca Archibugi, Marco Bellocchio e Claudia Cardinale, Roberto Faenza, Paolo Taviani, Luciano Tovoli, Paolo Virzì, Toni Servillo, Pif, Ornella Muti, Sergio Rubini e Laura Morante, intervenuta al Teatro Petruzzelli dopo la proiezione del suo film ‘Ciliegine’. Fra gli ospiti intervenuti – sempre sul sito web del Bifest- è segnalata anche la presenza del direttore del Bonlieu Scène Nationale di Annecy, Salvador Garcia, e del direttore del Festival del cinema italiano di Annecy, Jean Gili, con i quali sono state avviate le procedure per l’attivazione di un gemellaggio internazionale fra il Bif&st e il festival di Annecy in preparazione di un incontro ufficiale fra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il presidente della grande Région Auvergnes Rhöne Alpes per la formalizzazione e l’annuncio del gemellaggio. Eppure, come detto all’inizio, film, sceneggiature e finanziamenti ancora nell’occhio del ciclone, nonostante i lustri e un’assessora che non fa visionare costi, bilanci e conti…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 15 Dicembre 2016

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