“Bisogna aumentare la formazione professionale per combattere la disoccupazione”
Il Presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana
“Bisogna aumentare la formazione professionale per combattere la disoccupazione. Chi non si forma, si ferma”: lo dice in questa intervista al nostro giornale il Presidente di Confindustria Puglia dottor Sergio Fontana.
Presidente Fontana, una recente inchiesta Excelsior ha dimostrato che in realtà tante aziende cercano personale, ma non lo trovano. E allora dove sta il problema disoccupazione?
“Il fatto è vero e sussiste. Spesso le imprese vogliono personale qualificato, lo cercano, ma devono arrendersi perchè manca. In poche parole la disoccupazione colpisce coloro i quali non si formano, chi non si prepara. Dobbiamo capire che il mondo del lavoro è cambiato ed oggi occorrono le specializzazioni e le qualità. Non bastano più solo le braccia, anche la raccolta del pomodoro è meccanizzata”.
Che fare?
“Quello al quale lei accenna e del quale ha giustamente parlato l’inchiesta citata è un problema reale, ovvero il gap tra personale sollecitato e quello disponibile. Per questo motivo noi di Confindustria stiamo cercando di realizzare ed aumentare la collaborazione con gli istituti scolastici, le Università, gli Its. Nel Sud e in Puglia è forte il fenomeno dell’abbandono scolastico che va contrastato. Non ci vogliono solo informatici, che pure sono necessari, ma le imprese cercano personale nel campo dei farmacisti che sono pochi, dei medici, degli infermieri”.
Come ci si forma adeguatamente?
“Detto che abbiamo tremendamente bisogno di manodopera specializzata, che spesso manca, l’urgenza è una formazione costante e continua, lo si può fare in collaborazione con le Università, con gli Its, nelle stesse imprese in accademy. La disoccupazione, spiace dirlo, colpisce e mette fuori del mercato, chi è poco formato. Come dicevo prima non bastano solo le braccia, è la mentalità di una volta. Tra venti anni ci saranno nuovi mestieri e professioni legati alla tecnologia, bisogna muoversi e aggiornarsi, specializzarsi e formarsi”.
Il Governo sta varando la nuova manovra finanziaria, come deve essere?
“Giusta e indispensabile una finanziaria che sia lacrime e sangue, non possiamo più permetterci sprechi ed assistenzialismo e tanto meno accumulare altro debito pubblico visto che il nostro è altissimo, il più alto mai raggiunto nella storia. In poche parole non è serio e pensabile fare una finanziaria che regali soldi a sagre e feste, che cerchi il consenso elettorale. E’ fondamentale incentivare e promuovere le politiche attive del lavoro, perchè solo il lavoro produce reddito e ricchezza, non l’assistenzialismo. E bisogna utilizzare al massimo e cioè bene i fondi del Pnrr e il piano 2021- 2027”.
Che cosa pensa Fontana dell’evasione fiscale?
“Va combattuta con ogni mezzo, incentivando l’uso del denaro elettronico, cioè le carte di credito che assicurano la tracciabilità e non permettono l’evasione. In tantissime nazioni del mondo, vedi Usa o Norvegia si agisce così ed oggi i giovani sono più smart degli anziani nell’uso del denaro elettronico”.
Che dire di quei casi in cui il paziente va dal medico o il cliente si rivolge all’avvocato o all’idraulico e si sente dire senza fattura paga meno?
“Una cosa triste. In questi casi la responsabilità è di entrambi, del professionista o artigiano che fa la proposta, ma anche del cliente che accetta. Entrambi favoriscono e promuovono l’evasione, un fatto di mentalità, culturale. Bisognerebbe far pagare il taxi con carta di credito sempre, al bar e la riparazione in casa di falegname e idraulico, esigere il pagamento elettronico. Solo così si sconfigge l’enorme evasione fiscale, riducendo la circolazione del contante”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 12 Settembre 2023