Cronaca

“Bisogna essere concentrati sulle cose piccole, ma non dimentichiamo i grandi progetti”

Una sindaca molto attenta al territorio e alle sue necessità. Parliamo di Luciana Laera prima cittadina di Putignano. Con polso fermo, ed altrettanta competenza, la prima cittadina districa e risolve le situazioni più antipatiche e sotto la sua gestione, Putignano ha compiuto passi in avanti significativi. Il Quotidiano l’ha intervistata.

Sindaca, quali sono al momento i problemi più impegnativi?

” La stessa amministrazione lo è, sempre dalle cose più semplici a quelle complicate. Bisogna essere concentrati sulle cose piccole, ma non dimentichiamo i grandi progetti visto che con il Pnrr sono in arrivo finanziamenti di rilievo e dunque è lecito pensare a grandi opere o comunque di ampio respiro. La mia idea è che quando arriveranno i finanziamenti bisogna farsi trovare pronti e con le idee chiare”.

Pulizia cittadina e decoro urbano…

“La raccolta differenziata è al 76 per cento, un buon risultato. Però non sono soddisfatta da certe pratiche che avvengono spesso nelle strade di campagna. Non accade solo qui a Putignano, è pratica diffusa l’abbandono del sacchetto e per questo tutti i comuni hanno chiesto un tavolo tecnico per analizzare e risolvere questo problema che le assicuro è indecoroso, specie in un momento nel quale si parla di sostenibilità e transizione ecologica”.

Inutile dire che sotto la sua amministrazione le strade cittadine presentano un nuovo volto molto più bello…

“Vero, stiamo cercando di assicurare una buona manutenzione, sia nelle sedi stradali che sui marciapiede per la sicurezza di chi cammina”.

Turismo estivo, come è andato?

“Molto bene e meglio di prima, superato il 2019. In parte lo si deve al successo di aver partecipato al brand Costa dei Trulli. Tanti turisti rivieraschi che non amano la movida o vogliono stare più sereni alloggiano da noi. In ogni caso non dimentichiamo che Putignano da sempre ha una vocazione industriale con importanti imprese manifatturiere. Certo è che i b&b e i nostri alberghi hanno fatto registrare il tutto esaurito”.

Putignano famosa per l’abito da sposa che ad un certo punto è caduto in disgrazia…

“Ci sono state difficoltà legate a marchi storici, ma resistiamo ancora, il distratto esiste e mantiene alto il suo nome. Abbiamo grandi aziende del settore”.

Cultura…

“E’ nelle nostre idee. Abbiamo ridato alla città il teatro Comunale dopo 50 anni e abbiamo tenuto, con riferimento all’anno di Dante, una bella mostra in opere di cartapesta”.

Carri di Putignano, tornano?

“Ci stiamo pensando. Bisogna valutare che non siamo ancora fuori dal Covid e che quelle manifestazioni richiedono inevitabilmente masse di persone. E’ in corso una valutazione”.

Enogastronomia?

“Si mangia bene dappertutto, dagli chef stellati alle trattorie più semplici”.

Parola a una eccellenza del posto lo storico chef Stefano D’ Onghia titolare della celebre Osteria Botteghe Antiche in una incantevole location: “Putignano è una città dove si rispetta la stagionalità dei prodotti e il chilometro zero. Per quanto ci riguarda siamo rigorosi in questo. Bisogna difendere la tradizione che noi seguiamo sia pur con qualche piccola rivisitazione. Tra i nostri must le orecchiette e braciole di asina, o il diaframma cotto a legna e caciocavallo. Siamo nati nel 2008 riadattando un palazzo antico della piazza principale”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 22 Settembre 2021

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