Cronaca

Blatte e ratti nella Città vecchia, peggio dell’emergenza ordine pubblico

Il caldo è scoppiato dalla fine della scorsa settimana e nella Città Vecchia il fetore purtroppo è aumentato, come facilmente prevedibile: dagli scoli dell’acqua piovana che finiscono dritti dritti nella rete fognaria fuoriesce, come ormai da consuetudine, un fetore da nausea, oltre alle micidiali blatte che si introducono dappertutto nei sottani disseminati dappertutto, nell’ex Borgo Antico da cartolina della nostra Città. E come ignorare decine e decine di ratti di ogni dimensione e colore che escono “in libera uscita”, provocando panico tra residenti e turisti? L’ex consigliere comunale e presidente del Circolo ‘Acli/dalfino’ Michele Fanelli torna sull’argomento, come fa oramai puntualmente ogni santo anno, col sopraggiungere della bella stagione: <<Abbiamo più volte chiesto un’urgente disinfestazione e una capillare derattizzazione di tutta la Città Vecchia, specie zona del Castello Svevo, nelle vicinanze di quei ruderi che, in questo periodo diventano vere e proprie “bombe ecologiche”. Chiediamo che su tutti gli scoli di fogna delle aree già più volte segnalate al Comune e all’Acquedotto Pugliese venga posta calce bianca ed un’attenzione particolare ai lavaggi delle Piazze e dei cassonetti. Abbiamo chiesto l’installazione di cestini porta rifiuti e di bagnotti pubblici, vista la presenza numerosa di turisti, ed in più la presenza domenicale e pomeridiana di operatori ecologici , che tengano pulite piazze e strade più transitate nella Città vecchia>>. Ma non è finita. La situazione delle chianche sconnesse, continua a “mietere” vittime, spiega ancora Fanelli, parlando di una donna (in zona Castello) costretta a fare ricorso alle cure del Policlinico di Bari nei giorni scorsi. Ed ora la poverina ha la gamba ingessata causa frattura, infortunio che costerà parecchio alle già esauste Casse Municipali. <<La questione delle chianche sconnesse è drammatica -riattacca con vigore l’ex consigliere comunale dell’Italia dei Valori – abbiamo una situazione da vero e proprio “percorso di guerra”, in via Boemondo, P.zza Chiurlia, ed in tante altre strade di Bari vecchia d il numero delle persone che ricorrono a cure in ospedale è in aumento, ma nessuno si muove da anni>>. Inutile aggiungere che al circolo Acli – Dalfino, sono arrivate delle denunce, con cui vien fatto notare che le fioriere poste dieci anni or sono e precisamente nell’estate del 2008 per abbellire il nostro Borgo Antico, sono diventate “ballerine” perché scompaiono sotto gli occhi di tutti; una fioriera in P.zza Odegitria, accanto alla Chiesa di S. Giacomo, fioriera curata da una residente, è scomparsa, senza sapere chi l’abbia presa e portata via. Ed anche su tale questione legata alle fioriere ed alle panchine, non vi è alcun controllo, dice Fanelli, per cui ciò che è del pubblico, diviene privato. E le istituzioni preposte al territorio sono dei fantasmi e non vedono questi gravi problemi del territorio. Una situazione, quella che Michele Fanelli denuncia instancabilmente in qualità di presidente del circolo Acli – Dalfino, di carenza igienico – sanitaria, probabilmente più grave di quella relativa all’ordine pubblico, evidentemente sottovalutata da Sindaco e amministratori municipali. Aspettando forse che l’intero territorio, al netto delle prossime promesse pre-elettorali, possa cadere bel baratro dell’illegalità, come in passato…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 18 Luglio 2018

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