Bloccato l’iter per completare il Teatro Margherita e dalla capitale niente fondi
Come tutti anno l’altro ieri il sindaco Decaro e l’assessore alle Culture Maselli hanno incontrato a Roma il Ministro dei beni culturali Franceschini per affrontare le questioni riguardanti la ristrutturazione del Teatro Margherita e dell’ex mercato del pesce e il futuro del Teatro Petruzzelli. Questioni che, come al solito, si trascinano da tempo tra uffici e saloni del Comune di Bari tra proclami, annunci e promesse non mantenute. Ma cominciamo dal Margherita, l’unico teatro a picco sul mare del Mondo antico pallino dell’ex sindaco Emiliano il quale, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato, ha dato vita all’ultimo ‘coup de teathre’ rivolgendosi direttamente al premier Renzi. “Per consentire la riapertura del Teatro Margherita – ha scritto l’ex magistrato a metà giugno – ho avviato cinque anni fa, mediante la sottoscrizione di un protocollo di intesa, le procedure relative alla acquisizione del bene architettonico mediante un’operazione di permuta, tra Comune di Bari, Agenzia del Demanio e Direzione regionale dei beni culturali, che prevede la cessione da parte del Comune di immobili che consentirebbero il completamento della Cittadella della Cultura (un’area comprendente Biblioteca nazionale e Archivio storico) in cambio della acquisizione del Teatro Margherita e del vecchio edificio del Mercato del pesce”. “Questo iter – ha ricordato ancora Emiliano a Renzi- non si e’ ancora completato, nonostante tutte le attivita’ propedeutiche siano state ultimate sia da parte comunale sia da parte dell’Agenzia del Demanio. Data l’importanza e la valenza culturale dell’operazione, sarebbe auspicabile la definizione delle procedure di permuta, nonche’ il finanziamento degli interventi di riqualificazione degli spazi interni per una somma di dieci milioni di euro”. Ora il suo successore al primo piano di Corso Vittorio Emanuele è tornato all’attacco, ricordando al Ministero Dario Franceschini che il Teatro Margherita, insieme all’Ex Mercato del Pesce, diventeranno un laboratorio mediterraneo del teatro, della danza e delle arti sceniche e visive, una casa da offrire alle realtà produttive cittadine in cui convergano multidisciplinarietà, innovazione e sperimentazione delle arti contemporanee. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 9 Luglio 2014