Borgo antico: la mappa del degrado tra sporcizia e abbandono
Si avvicina la bella stagione e la Città Vecchia si appresta a vivere la solita estate infarcita di problemi a causa degli insetti molesti, della sporcizia e dei rifiuti dappertutto. Intanto, per cominciare, c’è chi s’è occupato dei cassonetti dislocati sul Lungomare, o alla banchina, o in altri luoghi che per anziani e persone che non possono deambulare diventano irraggiungibili, a distanze impossibili. <<Ci chiediamo quando andrà a regime la raccolta differenziata “porta a porta”, in modo da dare la possibilità a tutti rispettando così l’aspetto architettonico ed artistico del nostro centro storico>>, apre il fuoco sulle istituzioni, Comune in primis, Michele Fanelli, presidente del circolo “Acli – Dalfino”. Ancora, mancano i cestini portarifiuti lungo tutta la Muraglia e nelle strade di maggior traffico pedonale e turistico come in Piazza Cattedrale, via Carmine, ma anche nei pressi della Basilica S. Nicola, via Palazzo di Città, visto che è ripreso l’afflusso dei croceristi sulla Muraglia, meta ambita dai baresi. Nella Città vecchia, purtroppo, esistono zone abbandonate dove si potrebbero costruire recinti all’interno dei quali condurre i cani per i propri ‘bisogni’ e ‘bisognini’, come avviene in tutte le altre città. E’ finita? Macchè, visto che le giostrine in Largo Santa Chiara, sono quasi due anni che il Ministero delle Infrastrutture ha donato al Comune di Bari il verde dei giardini antistante l’ex palazzo del Genio Civile, destinandolo a verde pubblico ed anche per ospitare le giostrine in modo da toglierle dallo smog delle auto, perché praticamente i nostri bimbi giocano in un parcheggio, mentre quel verde pubblico da almeno due anni è ancora occupato da strutture dichiarate abusive grazie ad una sentenza. <<Gli abusivi godono -incalza Fanelli – e i cittadini soffrono, mentre chiediamo pure una derattizzazione e disinfestazione e la messa in opera della calce bianca sui tombini di scolo e di fogna, ed una ripresa del lavaggio delle Piazze e delle strade del centro storico, affinchè si dia il giusto onorifico giudizio ad una città d’Arte quale è Bari>>. Ma l’ex consigliere comunale Michele Fanelli non dimentica la ‘grave situazione’ dei basolati (le chianche) sconnessi, specie in strade come via Boemondo, p.zza Chiurlia, p.zza Federico II di Svevia, dopo tantissime segnalazioni, purtroppo non si vede nulla. Intanto la gente cade, si fa male ed intanto l’Assessore preposto dice “che sono diminuite le denunce” ma, non le cadute! Bari Vecchia, dopo gli anni bui, torna quella di prima del Piano Urban: povera, abbandonata al degrado e sempre più sporca. Ai tanti problemi legati alla disastrosa situazione del sociale, all’aumento della disoccupazione ed alla drammatica piaga della povertà, che sta attanagliando tantissime famiglie, si aggiunge la ripresa, ed anche forte, di atti di micro e macro criminalità. A nulla è servito l’appello lanciato tempo fa dal Parroco della Cattedrale, espressione dell’intero territorio della città vecchia per evitare che si ritorni nel baratro, del tunnel oscuro. Eppure il borgo antico ha ancora tutte le potenzialità per una ripresa economica – sociale e culturale, soltanto che in questa potenzialità deve crederci, il governo della Città, con atti ed azioni concrete nel territorio che diano l’impronta della presenza attiva e preventiva delle istituzioni.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 29 Marzo 2019