Borraccino esce dalla maggioranza di Emiliano. Anzi no, resta ma con riserva
La maggioranza di centrosinistra che da luglio del 2015 sostiene nell’Aula di via Capruzzi il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), nelle prossime settimane potrebbe perdere un pezzo, se entro la seduta di bilancio previsionale non sarà fatta chiarezza nei rapporti politici tra il rappresentante di Sinistra italiana (attualmente facente parte del gruppo di “Noi a sinistra per la Puglia”), Cosimo Borraccino, ed il governatore pugliese. A dare la notizia è stato lo stesso Borraccino che, con una nota, ha smentito la notizia secondo cui il partito che rappresenta, Si per l’appunto, sarebbe già passato all’opposizione dopo le polemiche sorte a seguito dell’allargamento del Co.re.com da tre a cinque componenti. Infatti, nel comunicato di smentita dell’uscita di Si dalla maggioranza che sostiene il governatore pugliese, il presidente della seconda Commissione consiliare di via Capruzzi, ossia quella agli “Affari generali e personale”, ha precisato: “Ho risposto alla domanda di un giornalista che mi chiedeva una replica alle dichiarazioni di Emiliano sul suo governo pugliese da Udc a Si, dicendo che di fatto Sinistra Italiana non ha mai governato in questi due anni e mezzo, dal momento che nessuna delle scelte più determinanti è stata condivisa con la comunità politica di cui faccio parte, nonostante le decine di tentativi di interlocuzione messi da noi in campo”. E, continuando, Borraccino ha sottolineato: “Non ho formalizzato una uscita dalla maggioranza, ma ho ribadito, come pure sostenuto dal segretario regionale di Si, Nico Bavaro, che per noi saranno ultimative e determinanti le scelte in merito alla natura di Acquedotto Pugliese e del governo del sistema sanitario, che è allo sfascio e in sofferenza”. Posizione, questa del consigliere di Si alla Regione Puglia, che in verità, però, non è ben chiara a molti, visto che è lo stesso Borraccino ad ammettere che, in circa due anni e mezzo di governo Emiliano alla Regione Puglia, il partito che rappresenta “non ha condiviso” alcuna delle scelte determinanti messe in campo dall’esecutivo che finora ha sostenuto nell’Aula consiliare di cui è membro. Un modo di fare politica che probabilmente non è chiaro non solo a chi osserva dall’esterno le vicende che accadono nel Palazzo regionale barese di via Capruzzi, ma verosimilmente anche a molti addetti ai lavori, poiché è stato lo stesso Borraccino a far presente, a conclusione della sua smentita di uscita dalla maggioranza, che: “Certamente, chiariremo la nostra posizione prima del bilancio e faremo una opportuna valutazione dell’esperienza di governo pugliese, sulla quale manteniamo una forte criticità”. In realtà, precedentemente il consigliere di Si, incontrando alcuni operatori dell’informazione, aveva dichiarato: “Siamo di fatto all’opposizione. Michele Emiliano prenda atto che in Puglia non governa con Sinistra italiana”. Affermazione, questa, che era scaturita a caldo, da parte del presidente della II Commissione consiliare e che, martedì scorso, durante la seduta del Consiglio regionale aveva abbandonato per protesta l’Aula, prima della messa ai voti della legge che ha elevato da tre a cinque il numero complessivo dei componenti del Co.re.co. (Comitato regionale per le comunicazioni). Detta legge, infatti, secondo il rappresentate di Si alla Regione é frutto di “un inciucio in Puglia tra centrodestra e Pd”. Ma a pesare su una possibile uscita di Borraccino dalla maggioranza c’é sicuramente anche il recente “stop” alla sua proposta di legge che prevede norme per la concreta attuazione in Puglia della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza, la L. 194 del 1978. Infatti, giovedì mattina la commissione Sanità del Consiglio ha sospeso, con 4 voti a favore (Pd, MdP e Si), 4 contrari (DiT, Fi, M5S e PcE) ed una astensione (Popolari), l’iter legislativo di detta proposta, che ha poi scatenato la dura presa di posizione di Sinistra italiana, che ha parlato di “vergogna” a seguito della bocciatura nata con due rappresentanti dei cinquestelle che hanno contribuito ad affossarla in compagnia delle destre e l’aiuto determinante del rappresentante di una lista civica di Emiliano. “Il Presidente (ndr – Emiliano) – ha affermato inoltre Borraccino – dovrà sentire il peso di aver affossato la legge con il consigliere Paolo Pellegrino (eletto con ‘La Puglia con Emiliano’)”. “E’ giunta da loro la batosta” – ha seccamente affermato l’esponente di Si, che ha concluso: “Una batosta inferta non alla proposta di Sinistra italiana, ma alla salute ed ai diritti delle donne pugliesi”. E questa, per il rappresentante di Si alla Regione potrebbe essere, forse, solo un pretesto per togliere il proprio appoggio ad Emiliano, che secondo alcune indiscrezioni starebbe lavorando con il segretario Dem., Matteo Renzi, all’ipotesi di costituire ben due liste civiche nazionali, da affiancare al Pd alle elezioni politiche della prossima primavera, in modo da sottrarre il principale partito del centrosinistra, il Pd per l’appunto, ad eventuali e possibili condizionamenti delle forze politiche minori del centrosinistra, come Si ed Articolo 1-Mdp, nei collegi con elezione maggioritaria. Ipotesi, questa, non affatto peregrina, considerato che Borraccino prima ha fatto intendere di aver lasciato la maggioranza e, quindi, di essersi dimesso anche da presidente della II Commissione, mentre successivamente ha smentito, dichiarando sostanzialmente di essere stato frainteso perché, per ora, è rimasto ma con riserva.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 28 Ottobre 2017