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Borraccino prossimo assessore ionico nella giunta Emiliano? Ma l’interessato frena

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (Pd), da mesi governa l’Ente con un esecutivo a scartamento ridotto, considerato che dallo scorso inverno la giunta pugliese non ha ancora né l’assessore all’Ambiente, né quello allo Sviluppo economico. Fino ai primi di luglio – come è noto – i posti vuoti nell’esecutivo di Emiliano erano addirittura tre. Però, dopo l’archiviazione da parte degli Organi inquirenti dell’indagini a carico del consigliere regionale Gianni Giannini (Pd), quest’ultimo, dimessosi un anno prima da responsabile delle deleghe ai Trasporti e Lavori pubblici della Regione a seguito della ricevuta informativa di garanzia, è ritornato al suo posto, per cui le poltrone vacanti nell’esecutivo pugliese si sono ridotte a due. Ovvero quelle lasciate libere lo scorso febbraio da due consiglieri regionale del Pd, Filippo Caraccio (anch’egli dimessosi a seguito di un’indagine tutt’ora aperta nei suoi confronti) e da quello della provincia di Taranto, Michele Mazzarano (dimessosi – come si ricorderà – a seguito di un presunto gossip televisivo riguardante la sua campagna elettorale del 2015) e che, pur non essendo oggetto di alcuna indagine, inspiegabilmente Emiliano non lo ha reintegrato nel posto di assessore. Sta di fatto che ora Mazzarano rischia di perdere definitivamente la possibilità di reingresso in giunta non per motivi giudiziari ma politici, in quanto il governatore Emiliano – secondo indiscrezioni – starebbe lavorando per riportare in maggioranza il consigliere regionale Cosimo Borraccino di Sinistra italiana-Leu e, in tale operazione politica, avrebbe messo a disposizione di Borraccino il posto dell’esecutivo in rappresentanza della provincia di Taranto. Per cui Borraccino, essendo stato eletto come Mazzarano nel collegio ionico, se accettasse di diventare assessore, potrebbe definitivamente far archiviare, fino alla scadenza di mandato del 2020, l’ipotesi di un ritorno in giunta del collega di collegio Mazzarano. Alcuni  bene informati danno per scontato che il ritorno in maggioranza di Borraccino (passato all’opposizione dopo il risultato elettorale delle ultime politiche) passerebbe necessariamente non solo attraverso impegni politici specifici del governatore pugliese con Si-Leu sul programma, ma anche con la nomina in giunta dello stesso. E  detto accordo politico tra Emiliano e Si-Leu potrebbe essere addirittura firmato a breve, in concomitanza della venuta di martedì prossimo a Bari del capogruppo di Leu alla Camera, Roberto Speranza.Però, a frenare sull’ipotesi di un imminente neo assessore regionale in quota Si-Leu è lo stesso Borraccino, che con una nota ha tra l’altro dichiarato: “Quella di diventare assessore non è certo una prospettiva che mi toglie il sonno, di notte. Rispondere alle aspettative dei pugliesi che hanno riposto in noi la loro fiducia, questa è l’unica cosa che conta per me”. Ed ha aggiunto: “Solo avendo come stella polare l’interesse collettivo, sarei disponibile – ove maturassero realmente le condizioni, cosa che al momento è tutta da verificare, contrariamente a quel che si legge sui giornali o si ascolta in tv – a portare avanti un confronto serrato con il presidente Emiliano sulle tante vertenze aperte, in modo da poter trovare il punto di condivisione più avanzato e riconsiderare, così, il nostro rapporto con la maggioranza”. Borraccino ha concluso la sua nota affermando che per lui “la politica è sempre stato uno strumento per risolvere i problemi dei cittadini, non un fine per ottenere incarichi e riconoscimenti, per quanto prestigiosi”. Infatti, ha sottolineato in fine l’esponente tarantino di Si, “la mia lunga storia di coerenza e militanza sta lì a dimostrarlo, e non saranno certe voci, magari fatte girare ad arte in queste ore, a mettere in discussione la mia dignità e le mie tante battaglie condotte sempre dalla stessa parte e sempre nell’interesse collettivo”. Però, dopo tali precisazioni sarebbe interessante capire come si concilierebbe la ricomposizione del centrosinistra regionale che ha eletto nel 2015 Emiliano governatore, e quindi il ritorno di Si nell’area del governo pugliese, con i diversi tentativi e trattative avviate dallo stesso Emiliano per allargare a destra la propria coalizione governativa, ma anche politica, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali del 2020. Un rebus politico su cui in seguito dovrà districarsi Emiliano, ma da cui verosimilmente non potranno sottrarsi neanche la parte sinistra della sua coalizione, ossia quella a cui si richiama il consigliere Borraccino, e quella dell’area del centrodestra pugliese che potrebbe essere stata attratta dall’idea di poter costruire un percorso politico condiviso con il leader della corrente del Pd di “Fronte democratico”, nel sogno, forse puramente illusorio, che un tale “miscuglio” politico possa essere vincente in Puglia contro M5S e Lega di Salvini. Un sogno dal sapore politico forse assai simile a quello di chi, alla sola idea di poter perdere o non poter  riconquistare il potere avuto in precedenza, rasenti la disperazione.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 3 Settembre 2018

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