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Botta e risposta tra Conte ed Emiliano che spera ancora in un’intesa

L'ex premier pentastellato, a Triggiano per sostenere la candidatura a sindaco di Pino Toscano, ha spiegato le ragioni delle frizioni con il presidente della Regione

Un “ping-pong” tra il leader del M5S, Giuseppe Conte, ed il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è ciò che è accaduto a seguito delle dichiarazioni rilasciate a Triggiano dal Presidente dei pentastellati, in occasione della sua partecipazione alla chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Pino Toscano, sostenuto dai “5 Stelle” e da tre liste civiche. Infatti Conte, a margine dell’appuntamento elettorale nell’unico Comune della provincia di Bari che andrà al voto domenica e lunedì prossimi, per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale, ha affermato: “Io rispetto tutti, ma sui nostri principi e valori non possiamo transigere”. Per poi precisare: “Non ho mai attaccato Emiliano, ma è stato lui ad attaccarci, perché probabilmente ci ritiene scomodi in una possibile coalizione”. E, proseguendo, l’ex premier del M5S ha aggiunto: “Sono rimasto sorpreso e non ho compreso, ma posso solo immaginare che, quando diciamo che vogliamo una asticella alta, lui è andato in difficoltà”. Poi, entrando nel merito della questione, Conte ha spiegato: “Ci ha attaccato (ndr – Emiliano) a freddo dicendo delle falsità sull’Ilva, ma forse non ricorda le date”, perché “mi ha attribuito di aver, con il nostro governo, assegnato la gara che quando è stata fatta c’era Calenda” (l’ex ministro dello Sviluppo economico, ed ora leader di “Azione”). “Noi con il nostro governo – ha esclamato l’ex premier – abbiamo migliorato le condizioni a favore della collettività di Taranto!”. Dopo tanti anni da sindaco e presidente, per Conte il rischio di Emiliano è che si “adagi un po’!”, specificando che le sue parole “non sono contro Emiliano”, perché “non sto dicendo che non è degno o che non merita, ma dico solo che se ti consolidi per 20 anni nelle stesse situazioni e ci giri intorno, il rischio è che ti adagi un po’.” Difatti, per Conte, “Emiliano deve accettare di confrontarsi”, concludendo che la “politica è sedersi a un tavolo e dirsi francamente cosa vogliamo”. In riferimento alle dichiarazioni del pentastellato Conte a Triggiano e nelle quali il presidente del Movimento 5 Stelle riferiva di un attacco ricevuto da Emiliano, il governatore della Regione Puglia ha risposto con una dichiarazione rilasciata all’Ansa, in cui ha affermato: “Nessun attacco a Conte da parte mia. Per evitare che si creino incomprensioni da botta e risposta a distanza, meglio parlarsi direttamente”. Inoltre, il leader del M5S, rispondendo a chi a Triggiano gli ha chiesto se sia stato un errore allearsi in Puglia con il Pd, partito di cui faceva parte l’ex assessora regionale ai Trasporti, la triggianese Anita Maurodinoia, poi indagata insieme al marito Sandro Cataldo per corruzione elettorale, ha affermato: “Noi prima di entrare in un progetto lo vagliamo, valutiamo, cerchiamo di avere tutte le massime garanzie. Poi è chiaro che non puoi rispondere dei tuoi alleati, delle persone che non sono nelle tue liste e non puoi mai garantire al 100%”. “Astrattamente – ha sottolineato Conte – potrebbe capitare a un nostro candidato anche se noi siamo iper-selettivi, attentissimi. Abbiamo tanti strumenti di attenzione e di selezione dei nostri candidati”. Per poi affermare che “noi abbiamo un altro modo di fare politica e quando ci siamo vogliamo determinate garanzie”, evidenziando il massimo impegno non solo “se si vuole affrontare un progetto serio, costruito nel segno della piena legalità”, ma anche “se vogliamo sradicare quella tendenza che si verifica, non solo in Puglia, di costruire sistemi clientelari, una politica che si è adagiata nel corso del tempo, e che per cercare di conformare il consenso lo fa mettendo le persone ai posti giusti, che garantiscano determinati ritorni anche elettorali. Alla fine si inizia a incancrenire questo sistema”. “E quindi, alla luce di quel che è successo, sicuramente se ci siederemo a un tavolo – ha concluso Conte – siamo disponibili a farlo, ma vorremo delle garanzie massime”. E qui il riferimento è verosimilmente alle prossime elezioni regionali pugliesi, per le quali i pentastellati sono forse in attesa di capire se in Puglia ci sono ancora margini con il Pd per poter discutere sul nome da candidare a governatore, in caso di un eventuale accordo con il M5S, oppure i dem hanno già deciso autonomamente su chi puntare per succedere ad Emiliano. E la rottura tra Pd ed M5S alle comunali di Taranto, anche in programma domenica e lunedì prossimi, come a Triggiano, saranno sicuramente il banco di prova per testare lo stato di salute elettorale dei pentastellati in Puglia, ma soprattutto nel Capoluogo ionico, patria e roccaforte – come è noto – di uno dei vice di Conte, ossia il senatore ed ex sottosegretario Mario Turco, che potrebbe essere il nome per il M5S da mettere in campo in Puglia, come candidato governatore, qualora ci fosse una rottura con il Pd alle prossime regionali.

 

Giuseppe Palella

 

 

 


Pubblicato il 24 Maggio 2025

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