Botte tra accattoni in pieno centro per accaparrarsi il “posto di lavoro”
Guerra tra poveri nel centro di Bari. Protagonisti un giovane di colore ed un anziano rom che avantieri pomeriggio si sono affrontati tra i passanti a suon di spintoni ed insulti pur di stazionare all’esterno di un supermercato del rione murattiano. Verso le 18 il ragazzo, appena maggiorenne, pur di racimolare qualche spicciolo ha occupato lo spazio antistante al supermercato Dok ubicato in via Nicolai di fronte a piazza Cesare Battisti, zona università. Quel “posto di lavoro” è occupato da tempo immemorabile da un anziano accattone, presenza fissa e molesta in quanto l’uomo, oltre a chiedere l’elemosina, è perennemente ubriaco ed è spesso in compagnia di bambini da lui obbligati a mendicare a loro volta dai clienti che, buste alla mano, escono dal market. Una situazione vergognosa , più volte denunciata dalle colonne di questo giornale senza purtroppo sortire alcun effetto concreto. Avantieri pomeriggio l’anziano ,appena notata la sgradita intrusione di un altro “collega” che gli toglieva i clienti ,si è letteralmente avventato sul giovane generando così una furiosa lite. Tra i due sono volati spintoni e minacce, e solo dopo alcuni minuti di questa singolar tenzone la situazione è ritornata alla normalità, il tutto ovviamente alla presenza dei cittadini basiti che in quel momento transitavano per quella zona. Alla fine il giovane di colore ha desistito, ed si è allontanato dall’ingresso del supermercato. Pare che nella lite siano intervenute anche alcune donne, congiunte dell’anziano, che a loro volta hanno minacciato il giovane questuante. Questa in sintesi la cronaca di un episodio sgradevole e non insolito all’uscita di negozi, market in particolare. Come più volte già scritto il fenomeno dell’accattonaggio in città ha assunto da anni dimensioni preoccupanti, e l’uscita di quasi tutti i grossi negozi di alimentari del centro cittadino è presidiata da accattoni. Non si tratta solo di disperati in cerca di pochi spiccioli, ma di un vero e proprio esercito di questuanti che, capillarmente ed in modo organizzato, presidiano il territorio cittadino e fanno della questua un vero e proprio mestiere. La maggior parte di loro sono zingari appartenenti a varie etnie, e non mancano purtroppo anche giovanissime ragazze che con infanti in braccio compiono l’opera di accattonaggio per le vie del centro cittadino esponendo i bambini alle intemperie ed ai pericoli di una vita vissuta in modo malsano. Ma come mai nel corso dell’ultimo decennio non è stata mai emanata un’ordinanza antiaccattonaggio? L’amministrazione Emiliano ha ignorato questo problema da sempre, nè tantomeno l’ex primo cittadino lo ha mai affrontato personalmente e seriamente, e di questo non si riesce a capirne la ragione. In altre città italiane, invece, si sono presi specifici provvedimenti per arginare questo problema . La patata bollente è a questo punto è passata nelle mani del suo giovane “avatar” Antonio De Caro , al quale si potrebbe anche chiedere, o meglio, dal quale si potrebbe pretendere un intervento efficace e risolutivo per quanto concerne questo specifico problema, se non altro per ripagare i cittadini baresi dalla esorbitante pressione fiscale ( leggasi Tasi ed altri balzelli) a cui la sua amministrazione li ha sottoposti.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 18 Settembre 2014