Brandi: “Sottrarremo il parco ai vandali”. Ecco com’è ridotto il bar-pizzeria…
Le foto parlano da sole, non servono commenti e per chi non l’avesse capito, ritraggono gli interni dell’ex bar – punto di ristoro all’interno del parco 2 giugno. Sì, avete letto bene: per chi ci fosse andato un annetto fa, quando ancora funzionava il vecchio bar/pizzeria, è davvero un pugno in faccia vedere come i vandali in pochi minuti di pura follia, hanno ridotto quell’oasi all’interno dell’unico polmone verde cittadino. Vetri rotti, bancone sfondato, spray e scritte dappertutto, ed ora anche sporcizia, fili penzolanti e tanto altro, lo spettacolo che si presenta a chi –pazzesco ma vero…- accede là dentro solo spingendo una porticina senza manco una catenella che dà direttamente su via Einaudi. Dall’esterno, infatti, ma anche dall’interno del parco, si può entrare liberamente nell’ex bar/pizzeria del parco 2 giugno e godersi lo spettacolo, pardo, lo “scempio”, giusto per capire subito che i nostri amati vandali-distruttori non sono stati neppure costretti a forzare una porta o saltare un muretto. Ma anche giusto per capire quanto ci tiene il Comune di Bari al suo patrimonio. Intanto, però, proprio quell’ente ha pubblicato un bando per darlo in gestione, il povero e irriconoscibile spazio ristoro. Anzi, non solo quei locali di proprietà comunale esistenti nel parco di Largo 2 Giugno ma anche nei giardini intitolati a Michele Campione e Mimmo Bucci, attualmente inutilizzati. Il locale bar e l’area pertinenziale nel bando comprendono i bagni pubblici – sempre presso il parco di Largo 2 Giugno – che dunque il futuro gestore dovrà provvedere a tenere in ordine e puliti. Non sappiamo, francamente, se l’appalto sia andato nuovamente deserto o ci sia stato chi ha visionato lo scempio e poi abbia presentato un’offerta. Difficile crederlo, in una città ‘per bene’ solo nei proclami; una città dove nessuno paga per le sue responsabilità di fronte alla mancata tutela del patrimonio pubblico e dove chi si gestisce bar o punti ristoro dentro stadi, giardini o ai concerti, normalmente è collegato alla malavita o paga il pizzo. In ogni caso, il sopralluogo in quei locali che pare abbiano subito un bombardamento nel bando era obbligatorio, concordato previo appuntamento, si leggeva nel bando che scadeva pochi giorni fa, inviando una richiesta alla ripartizione patrimonio del Comune. «Grazie a questo bando riusciremo a rimettere a nuovo tutte le strutture abbandonate esistenti all’interno di parchi e giardini comunali – commentava un mesetto fa il vicesindaco e assessore al Patrimonio Vincenzo Brandi – e, così facendo, potremo garantire maggiore sicurezza in quegli spazi grazie alla presenza di quanti frequenteranno i bar e parteciperanno alle attività in programma. Restituire alla fruizione pubblica locali di proprietà comunale in disuso affidandoli a privati che siano disponibili ad investire a fronte di un canone mensile ridotto significa far rivivere luoghi di socialità e di aggregazione fondamentali per la comunità cittadina sottraendoli al degrado e al vandalismo». Troppo tardi, evidentemente, per il fu punto ristoro del parco 2 giugno….
Francesco De Martino
Pubblicato il 5 Luglio 2016