Che era un leader di certo non l’ha scoperto il Bari, ma Franco Brienza a 37anni suonati, sta dimostrando in terra barese di essere ancora protagonista, leader e trascinatore. Grande protagonista nell’ultima vittoria casalinga anche se non ha segnato, ma ha realizzato un assist ha parlato ieri in conferenza: “Non mi interessano i voti. Serviva una grande prestazione ed in campo la squadra ha risposto al meglio. Il gol di Castaldo ci ha esaltato anziché abbatterci e siamo stati bravi a rimontare. Personalmente, ho giocato in tante posizioni e sono sempre a disposizione della squadra. Ho voluto tranquillizzare i più giovani, perché se si vuole tutti possono fare bene”.
Da capitano in pectore, ma anche con la fascia al braccio sabato scorso per via dell’infortunio di Moras e chissà che anche quando non si riprenda il compagno non resti a lui: “Per me è stato un riconoscimento simbolico, ma tutti si devono sentire importanti. Capitano? Credo che a inizio campionato vanno stabilite certe gerarchie”.
La prossima tappa sarà contro l’Ascoli: “Fuori casa non siamo riusciti a dare continuità e vorremmo tornare alla vittoria. A Verona siamo andati vicini a vincere ne siamo usciti sconfitti. Personalmente credo che se ripetessimo prestazioni del genere ne perderemmo pochi anche lontani dal nostro fortino che è il San Nicola. Non snobbiamo assolutamente l’Ascoli, ma non temiamo nessuno, compreso Cacia che conosco bene ed è uno sempre pericoloso”. Ad Ascoli Brienza ha militato nella stagione 2002-2003 ed il Bari fu una delle sue vittime: “Quell’anno feci gol a Gillet. Conservo ancora bei ricordi di quell’annata, è stata un’esperienza importante”. Infine, il calciatore ha ammesso chiaramente le sue intenzioni: “Ho un altro anno di contratto col Bari e mi piacerebbe chiudere qui la carriera. Ma ora non ho programmi, se non quello di dare tutto per centrare i successi con questa maglia. Il fisico risponde ancora bene e finché ne avrò non tirerò mai la gamba”.
M.I.
Pubblicato il 20 Dicembre 2016
