Sono ormai anni che i vigili del fuoco distaccati a Bari e dintorni minacciano scioperi e azioni di lotta, per tutelare i diritti loro e di ha bisogno di loro. Ma, nonostante gli sforzi dei sindacati maggiormente rappresentativi, Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Usb, che rappresentano oltre l’80% del personale organico al Comando provinciale dei vigili del fuoco, nulla o quasi si smuove. Nel vuoto l’anno scorso di questi tempi perfino la richiesta di commissariamento del Comando provinciale. Si alternano le manifestazioni di fronte alla Prefettura di Bari allo scopo di protestare contro la mancanza di attrezzature, automezzi e personale e la condizione logistica disagiata. Una protesta ch va oramai avanti da tempo immemore e che ha visto solo tante promesse non mantenute, nonostante l’impegno assunto dei funzionari della Prefettura. Ad aggravare l’attuale situazione di degrado, anche gli stipendi troppo bassi, che costringono il personale a svolgere un doppio lavoro. Ma bisogna andare un po’ più a fondo per scoprire che i problemi riguardanti gli automezzi e lo scarso personale qualificato, sussistono ancora, ma quello che ai sindacati di maggioranza proprio non va giù è la richiesta del commissariamento, “poiché il nuovo comandante insediatosi da pochi mesi, Cesare Gaspari, sta cercando di risolvere tutte le problematiche che orami da un ventennio stanno stringendo in una terribile morsa il Comando dei Vigili del fuoco. Infatti, da circa 20 anni – ripete da febbraio dell’anno scorso Leonardo De Marco, Segretario generale aggiunto con delega ai Vigili del fuoco – ci sono carenze. I mezzi sono talmente obsoleti che ci risulta molto difficile affrontare l’emergenza neve. Inoltre, mancano circa sessanta uomini qualificati all’interno del personale e la loro mancanza si sente, soprattutto quando vi sono urgenze. Ma non è possibile richiedere il commissariamento quando il nuovo comandante si è insediato da così poco tempo e sta cercando di risolvere problematiche ataviche”. Ed a causa della impotenza e disperazione anche le organizzazioni sindacali si dividono, frammentandosi da Cgil, Cisal ed altri sindacati non tanto rappresentativi, che si trovano da soli in questa battaglia. D’accordo tutti sulla mancanza di automezzi e personale qualificato, sul commissariamento i sindacati non si sono trovati d’accordo, e da circa un anno fa, la Cgil ha aperto una vertenza contro il nuovo comandante dei Vigili del fuoco Cesare Gaspari e contro il Direttore Generale Michele Di Grezia ed è proprio su questa vertenza che i sindacati di minoranza hanno organizzato un’altra manifestazione, a febbraio 2012, “anche noi risentiamo delle problematiche legate alla mancanza di automezzi e di personale, ma il nuovo comandante Gaspari, non ne ha nessuna colpa. Ha ereditato problemi che si trascinano da più di venti anni, problemi che il precedente comandante Roberto Lupica, ha cercato di risolvere per mezzo di una riorganizzazione interna, voluta fortemente dalla Cgil. Ora – ha chiosato Giuseppe Bagnato della Uil, mentre vanno avanti senza far troppo rumore altre proteste contro la carenza di personale. Carenza che accentasi con una riduzione di circa quaranta unità. Un altro aspetto che preoccupa e che peggiora la situazione generale di difficoltà delle divise marroni riguarda la chiusura degli uffici sanitari ad personam: mentre in precedenza c’erano gli uffici sanitari, dove vi lavoravo in quattro, cinque persone, successivamente, il comandante Lupica ha istituito gli uffici sanitari, nei quali vi lavorava una singola persona. Ma il nuovo comandante Gaspari, proprio per far fronte alla carenza di personale, ha deciso di sopprimere questi uffici ad personam, in favore di quelli precedenti. Su questo episodio un anno fa la Cgil si è scagliata, sostenendo l’incapacità del nuovo comandante di amministrare e risolvere le problematiche esistenti e richiedendo, quindi, il commissariamento. Che servirebbe, probabilmente, a gestire meglio i problemi veri dei vigili del fuoco barese…..
Antonio De Luigi
Pubblicato il 13 Marzo 2013
