Buon compleanno Bari! 117 anni di amore e passione festeggiati con tante iniziative in città
Mercato fermo, con Pereiro in trattativa e valutazioni per l’infortunio di Novakovich
Auguri Bari! Oggi la Bari calcistica compie 117 anni di passione ed amore. Numerose le manifestazioni in occasione del compleanno della squadra del capoluogo pugliese. Sarà inaugurata, dagli amici de Il Museo del Bari, Casa Bari e La Bari Siamo Noi Centro Coordinamento Bari Clubs, una mostra presso l’ex Tesoreria Comunale in Via Roberto Da Bari numero 3, angolo Corso Vittorio Emmanuele, a partire dalle ore 10 di oggi, che proseguirà nei giorni a seguire, 16 e 17 gennaio. Tanti i cimeli esposti e gli ospiti invitati, vecchie glorie del Bari. Alle 20 di questa sera è previsto il brindisi del sindaco Vito Leccese e diverse altre autorità con i tifosi. Parallelamente, sempre nella giornata di oggi, dopo la conferenza stampa di Nunzio Lella, presso la sala stampa ‘Gianluca Guido’ dello Stadio San Nicola, alle 17:30 negli spazi dell’Official Store Stadium ci sarà una delegazione della prima squadra che brinderà con i giornalisti e i tifosi presenti per celebrare la storia biancorossa. Fino a sabato 18 gennaio, sempre presso l’Official Store Stadium, sarà possibile visitare parte della collezione di cimeli del sig. Antonacci, tifoso e collezionista biancorosso.
Festeggiamenti a parte, il Bari è ai box, dopo il pareggio a reti bianche contro la Reggiana in quel del Mapei Stadium. Gara condizionata da tanti episodi. Il gol annullato a Portanova e l’espulsione di Lucchesi sembravano far intravedere delle situazioni favorevoli alla compagine in trasferta. Invece, i biancorossi, per l’ennesima volta, non sono stati capaci di sfruttare a proprio beneficio gli avvenimenti circostanti. Nonostante l’inferiorità numerica, i granata hanno creato ed osato di più, mettendo in difficoltà la retroguardia dei galletti. Diversi passi indietro quelli fatti dai pugliesi dopo la più bella prestazione stagionale contro lo Spezia, prima della sosta invernale. I problemi sempre gli stessi: la sterilità offensiva e l’incisività sottoporta. Con le evidenti potenzialità della squadra, l’impressione è che manchi sempre qualcosa per fare il salto di qualità. Le carenze potrebbero essere colmate proprio grazie alla vigente sessione di mercato, ma tutto tace.
Allo stato attuale è stato chiuso anticipatamente solo il prestito dal Napoli di Lorenzo Sgarbi, girato alla Juve Stabia. Voci di mercato concrete vedevano Emanuele Matino vicino al Cerignola, in Serie C, ma non ci sono evoluzioni nella trattativa. Come diverse volte hanno esplicitato sia mister Moreno Longo che il direttore sportivo Giuseppe Magalini, in assenza di cessioni, non ci sarebbero neanche gli slot liberi per eventuali nuovi ingressi. Questa situazione va ovviamente inserita nel contesto del mercato di riparazione, dove i giocatori che cambiano squadra sono dei profili che hanno trovato poco spazio nelle rispettive squadre o non sono sotto contratto. L’area tecnica del Bari ha sempre affermato di ritenere di aver fatto un ottimo lavoro in fase di mercato estivo, di aver messo le basi per il futuro e che durante la sessione invernale si sarebbero solamente puntellate le carenze. L’idea era quella di puntare un po’ su tutti i ruoli, con un profilo per ogni reparto, completando ciò che non era stato possibile fare in estate. La prima necessità è stata quella di virare su un trequartista di piede mancino che è stato identificato in Gastón Pereiro, 29enne uruguaiano del Genoa, che ha trovato poco spazio in Liguria in questa stagione tra i rossoblù. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Passione Bari Radio Selene, tra le parti sembra ci sia una distanza circa l’accordo relativo alla cessione, sia dal punto di vista della durata del contratto, che da quello economico. Il Bari ha proposto un contratto fino al 2026, con opzione di rinnovo per un altro anno. Pereiro, invece, avrebbe chiesto un contratto fino al 2027. Nello specifico, Pereiro guadagnerebbe 100mila euro fino a giugno, 250mila euro per la stagione 2025-2026, con rinnovo stimato alla stessa cifra della stagione precedente, che scatterebbe sulla base del numero di presenze. Si attendono novità nelle prossime ore.
L’arrivo di Pereiro potrebbe, però, non essere sufficiente a colmare le lacune offensive dei biancorossi, soprattutto dopo l’infortunio di Andrjia Novakovich. Durante la gara di Reggio Emilia, l’attaccante serbo-statunitense è stato costretto ad un’uscita anticipata per via di un problema al ginocchio, posteriormente valutato in diagnostica. A seguito delle analisi strumentali, a cui è stato sottoposto il calciatore, gli è stata riscontrata una lesione distrattiva del legamento collaterale mediale, a seguito di un trauma distorsivo al ginocchio destro. Il calciatore ha già intrapreso il programma personalizzato di recupero sotto l’attenta supervisione dello staff sanitario biancorosso. Con il solo Lasagna in posizione avanzata, supportato dagli altri due trequartisti, Sibilli e Falletti, che continuano a rendere al di sotto delle aspettative, e Favilli che dovrebbe aver recuperato, ma che resta sempre un’incognita dal punto di vista della tenuta fisica, è evidente quanto il Bari necessiti di una vera prima punta.
Al momento, a togliere le castagne dal fuoco ci sta pensando Boris Radunović, il portierone serbo alla ricerca della continuità lontano da Cagliari, che si sta dimostrando una certezza a guardia della porta biancorossa. Intervenuto al TB Sport serale, programma realizzato da Telebari presso il Teatro Forma, Radunović si è mostrato molto schietto al pubblico circa le sue esperienze e le sue aspettative: “Ho iniziato facendo altri sport, pallacanestro, pallavolo e pallanuoto, ma il calcio era la mia passione. Ho un fratello gemello di nome Pavle, è un attaccante che gioca in Serie A serba, è molto forte. Non vedo l’ora di riabbracciarlo e sogno di poter giocare con lui nella stessa squadra. Ho cominciato a fare il portiere perché, quando eravamo piccoli, lui calciava e io andavo in porta in maniera naturale. Ho iniziato con la Serie A serba a 16 anni e mi sono allenato con ragazzi più grandi di me, quindi sono cresciuto in fretta. Quando sono entrato per la prima volta al San Nicola contro il Cagliari, sono rimasto molto sorpreso dalla passione della gente per questo sport in questa città. È il sogno di ogni giocatore giocare in uno stadio così. Avevo bisogno di una società che mi desse la possibilità di avere continuità. Cerco di dare il massimo in ogni partita in cui vesto la maglia biancorossa anche per cancellare, dalla mente dei tifosi, quel triste episodio di cui sono stato protagonista nella finale playoff. Mi sto trovando bene a Bari, anche con i compagni di squadra che mi ascoltano e prendiamo pochi gol. Spero di continuare così fino a fine campionato. Sono qui in prestito secco, alla fine dell’anno vedremo cosa succederà perché non dipende da me. Avere un portiere di proprietà è alla base per la creazione di un progetto sulla base della continuità. Mi piacerebbe mettere radici a Bari, cerco sempre di restare in una città per quanto più tempo possibile. La parata più difficile che ho realizzato è stata quella con la Cremonese, dove sono intervenuto di piede, ma mi piace molto sfidare l’attaccante avversario nell’uno contro uno”.
Per quest’oggi è prevista una seduta di allenamento mattutina in vista della prossima gara casalinga valida per la 23esima giornata di Serie BKT contro il Brescia di sabato 18 gennaio alle ore 17,15 al San Nicola. (ph. Tess Lapedota)
T.L.
Pubblicato il 15 Gennaio 2025