Cultura e Spettacoli

Burloni… e furbetti

Brutta cosa il senso d’anonimato che questa società infligge alle nature più fragili. Il terrore di sentirsi – piuttosto che essere – un ‘signor nessuno’ alimenta l’esibizionismo. Non potendo tutti essere personaggi pubblici o sfoggiare status symbol, non resta che arrangiarsi con l’arma della fantasia. Ogni tanto qualche burlone, all’ora di un Tg ad alto share, si ostenta alle spalle dell’inviato di turno, talora ostacolandolo. Anni fa al Tour de France, un tale vestito da diavolo seguiva la carovana posizionandosi durante la corsa ovunque potesse trovarsi sotto il tiro delle telecamere. Il travestimento è il valore aggiunto dell’esibizionista poiché assicura una visibilità maggiore. Il resto lo fanno you tube e i giornalisti a caccia di qualcosa da raccontare che non sia il solito quotidiano necrologio della morale, del buon senso e della speranza. Da qualche tempo a Monopoli ‘imperversa’ l’Uomo Mascherato. Un buontempone vestito della stessa attillata calzamaglia dell’eroe da fumetto inventato dal Lee Falk si distingue con trovate che vogliono essere spettacolari (lanciarsi in porto in sella a una bicicletta, farsi notare in ‘divisa’ in una piccola località turistica del Salento, fare un ‘viaggio’ d’acqua a un cantante mentre si esibisce…). Chi sia costui è un po’ il segreto di Pulcinella. A Monopoli lo sa uno su due ma tutti  tacciono per affettuosa solidarietà campanilistica. C’è pure chi afferma di averlo intervistato, ricavandone che l’Uomo Mascherato di Monopoli è un onesto disoccupato il quale (agendo in concorso con altri innocui personaggi alla ‘Amici miei’) agisce così al puro scopo di regalare un sorriso alla gente. L’intervistatore si lascia poi scappare che il Nostro “preoccupa le forze dell’ordine, che non lo dicono apertamente ma vogliono scoprire la sua vera identità”. E questa francamente ci pare  grossa. Piuttosto, le forze dell’ordine (che quando vogliono possono scoprire pure la marca di gelato preferita da chi scrive) si preoccupino che l’Uomo Mascherato di Monopoli non faccia tendenza. E’ dai giorni di Rémi Gaillard, l’esibizionista-dissacratore che furoreggiò in Francia a cavallo del 2000, che non se ne può più di questi personaggi solo in apparenza ammalati di protagonismo. A cosa mira l’Uomo mascherato di Monopoli se non a emulare il suo ‘maestro’ francese? Gaillard che ha fatto da testimonial a Nike, Bwin e Orangina Commercial, vive oggi di partecipazioni a salotti televisivi, film, spot. La ricerca del successo è legittima, solo non  vorremmo che in un impeto di emulazione di gusto provinciale emergessero figure ancora più inconsistenti. Stringe il cuore l’idea di Zorro a  Poggiorsini, l’Uomo Ragno a Palombaio, Batman a Cellamare, Paperinik a Noicattaro…

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 17 Luglio 2013

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