Cronaca

Bus troppo cari a Bari: in rivolta gli studenti fuori sede

 

Mezzi in agonia, fermate saltate, ritardi quotidiani e un servizio trasporti tra i peggiori dello Stivale, eppure molto spesso anche a Bari, all’autobus, chi ci rinuncia? Dall’altro ieri la revoca di qualunque agevolazione per gli studenti universitari sul costo di abbonamenti e biglietti dell’Azienda Municipalizzata ai Trasporti cittadina comporterà per molti studenti fuori sede l’impossibilità di raggiungere le sedi universitarie. A meno, come sottolineano i diretti interessati per i quali l’inizio delle lezioni si fa sempre più imminente, di pagare cifre esorbitanti, non alla portata di tutti. <>, s’inalbera e mette in fila le parole senza stare a sottilizzare troppo Luca Ieva, dell’associazione studentesca universitaria ‘Link’. Per lui, se quest’amministrazione comunale ritiene che gli studenti delle sue due università siano una risorsa per la città <<….e non semplicemente delle tasche da spremere deve immediatamente confrontarsi con gli stessi ed elaborare una carta di cittadinanza studentesca che renda accessibile i servizi cittadini>>, precisa ancora il rappresentante degli studenti universitari baresi più arrabbiati a causa, appunto, del ritiro delle agevolazioni da parte dell’azienda municipale cittadina. E così tra un paio di settimane – e precisamente il 9 ottobre – gli studenti baresi e fuori sede  scenderanno in piazza per chiedere <> che venga loro restituito quanto spetta di diritto. Del resto la politica di tagli delle agevolazioni e dei servizi resi in maniera precaria pare sempre più una costante per l’Amtab. Come, ad esempio, la ‘tragicommedia’ dei pensionati in coda per ore e ore per accaparrarsi l’abbonamento gratuito “over 65” per i mezzi pubblici offerto dal Comune, tra spintoni e attese, ma anche moduli da compilare e imprecazioni contro l’azienda dei trasporti e l’amministrazione. Non sono solo gli studenti, dunque, a pagare il prezzo del taglio dei servizi e delle agevolazioni a gogò per decine e decine di pensionati (fino a un paio di mesi fa) accalcati inutilmente dietro alle transenne. Insomma, se per l’azienda commissariata dal sindaco Decaro è ancora valida l’iniziativa di offrire a tutti gli ultra 65enni, indipendentemente dal reddito, l’abbonamento gratis per tutte le linee di trasporto urbano, introdotta l’anno scorso e accolta con grande entusiasmo da migliaia di pensionati, perché di contro si tagliano brutalmente le semplici agevolazioni per categorie che non nuotano certo nell’oro? L’amministrazione comunale, lo scorso 30 marzo, ha deciso di estendere il ‘bonus’ ai pensionati fino alla fine di quest’anno, limitando soltanto la fascia oraria di utilizzo, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 a fine corsa, per evitare le ore di punta di studenti e lavoratori. Che, però, son stati mollati e lasciati in balia della loro precarietà, dai vertici di via Fornari.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 23 Settembre 2015

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